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Caro energia, Salvini apre al confronto: “Ma senza fermare la campagna”

Il leader della Lega apre a Calenda ma senza interrompere la corsa alle elezioni: "Esistono le call". La replica: "Vediamoci"

Sì al confronto, no allo stop della campagna elettorale. La Lega converge solo in parte sulla linea Calenda, che nei giorni scorsi ha proposto di sospendere i dibattiti politici per concentrare gli sforzi delle ultime settimane di Governo Draghi sul contrasto al caro energia. Matteo Salvini, che in prima battuta aveva ironizzato sulla posizione del leader di Azione sostenendo come sapesse “di aver già perso”, ha aggiustato il tiro (senza discostarsi dal punto di vista iniziale) dicendosi favorevole alla discussione sul tema dei rincari in bolletta (non solo del gas) ma senza interrompere la corsa alle politiche del 25 settembre: “La Lega chiede alla politica, uniamoci, oggi, domani dopodomani, di mattina, pomeriggio, notte non c’è bisogno di fermare la campagna elettorale come dice Calenda, perché ha capito che ha già perso. Esiste la tecnologia, le call, io propongo ai miei colleghi capi partito su tema luce e gas armistizio, pace, soluzione comune”.

Salvini e i pareri del Cdx

Una linea che, a quanto pare, avrebbe incontrato l’avallo sia di Fratelli d’Italia che di Forza Italia. Anche se, nella sua conferenza da Corigliano Rossano, Salvini lascia intendere di non aver ancora discusso ufficialmente della proposta con il resto della coalizione: “Qualcuno dice che c’è tempo, ma è già tardi. Abbiamo quantificato in 30 miliardi di euro l’intervento urgente e necessario per bloccare adesso gli aumenti delle bollette di luce e gas senza incorrere in sanzioni europee, senza essere accusati di aiuti di Stato. Chiedo questo e mi aspetto che Calenda, Renzi, Letta Conte… Do per scontato che amici Silvio (Berlusconi, ndr) e Giorgia (Meloni, ndr) siano d’accordo. Troviamoci e diamo mandato a Draghi di portare in Consiglio dei ministri questa proposta”.

Calenda: “Vediamoci”

Arriva a stretto giro la risposta di Calenda, che si mostra soddisfatto dell’apertura di Salvini: “Meno male. Almeno uno c’è arrivato. Dopo quattro giorni di insulti ma c’è arrivato. Chiamatelo armistizio o time out. È la stessa cosa. Vediamoci domani e proviamo a trovare un accordo per evitare il disastro: ⁦Enrico Letta, Giorgia Meloni, Giuseppe Conte“. Sul tema del caro energia torna anche il Partito democratico, con il segretario Enrico Letta a ribadire che “l’emergenza bollette è la principale priorità ora. Abbiamo presentato proposte, come hanno fatto gli altri partiti. Le iniziative che prenderà il Governo Draghi siano le più determinate e tempestive sia a livello nazionale che a livello europeo. Troveranno il nostro sostegno”.

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