Carlo III è stato proclamato stamattina formalmente re negli appartamenti di St James, nel complesso di Buckingham Palace, dall‘Accession Council, istituzione chiamata a certificare nel Regno Unito la successione fra un monarca e un altro, e che si riunisce solo in questa occasione.
La cerimonia
La cerimonia, a due giorni dalla morte della 96enne regina Elisabetta, è stata trasmessa per la prima volta in diretta tv. Re Carlo ha accettato di fronte all’Accession Council l’atto di proclamazione che certifica la sua successione alla regina Elisabetta, firmando i documenti relativi, controfirmati a seguire da varie figure istituzionali inclusa la regina consorte Camilla. In un breve discorso, il sovrano ha ribadito l’omaggio a suo madre, il cui regno ha definito “senza pari per durata e devozione al servizio”, promettendo di nuovo a sua volta di servire con lealtà – e seguendo “i consigli del Parlamento”, da monarca costituzionale – il Paese, i territori della corona e i reami del Commonwealth. Ha inoltre promesso trasparenza sui conti di corte. La cerimonia si è svolta in assenza del nuovo sovrano, come prescrive la tradizione.
L’Accession Council
Dell’Accession Council fanno parte circa 200 membri d’onore, fra autorità istituzionali, figure di corte, altissimi funzionari, membri del governo e del parlamento e veterani della politica, inclusi tutti e 6 gli ex primi ministri viventi del Regno, predecessori di Liz Truss: ossia Boris Johnson, Theresa May, David Cameron, Gordon Brown, Tony Blair e John Major. A presiedere la cerimonia è stata la ministra Penny Mordaunt, nella sua veste di President of Council in seno al governo Tory in carica, con al fianco il vertice dell’organismo rappresentato dall’erede al trono William, nuovo principe di Galles, dalla regina consorte Camilla, dalla premier Truss, dagli arcivescovi anglicani di Canterbury e di York, dal ministro della Giustizia Brandon Lewis, e da alcuni funzionari. Mordaunt ha esordito formalizzando “la triste notizia” dell’avvenuta morte della “nostra magnanima regina Elisabetta II”. Quindi ha ceduto la parola a un banditore per la lettura dell’atto di proclamazione di Carlo a nuovo re, con tutti i titoli annessi, compreso quello di “difensore della fede”. Atto concluso con l’invocazione “God save the King”, ripetuta a una voce dai presenti. Alla fine Mordaunt ha invitato i membri del consiglio a trasferirsi nella Sala del Trono per incontrare re Carlo III. (fonte Ansa)