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Campania, stop alle scuole dell’infanzia. De Luca: “Situazione sottovalutata”

Il governatore annuncia la nuova stretta sul sistema scolastico: "La logica del 'mezzo mezzo' genera fortissimi ritardi da parte del governo"

Altra ordinanza per la Regione Campania che, dopo i 3.186 casi di Covid-19 registrati in giornata su 18.650 tamponi, ha deciso di applicare una nuova stretta al sistema scolastico. Il provvedimento firmato dal governatore Vincenzo De Luca, infatti, prevede lo stop alle scuole dell’infanzia (asili nido e materne) a partire da lunedƬ e fino al prossimo 14 novembre. Una disposizione decisa a seguito del nuovo bollettino regionale relativo all’emergenza sanitaria. E che di fatto procede con un ulteriore giro di vite alla quotidianitĆ  dei campani. “C’ĆØ una sottovalutazione grave della pesantezza dell’epidemia oggi – ha detto De Luca in diretta Facebook -. E quindi tempi di decisione incompatibili con la gravitĆ  dell’epidemia, sta perdendo tempo prezioso”.

De Luca: “Governo in ritardo”

Secondo il governatore campano, la situazione della pandemia in Italia richiede decisioni piĆ¹ stringenti e, soprattutto, piĆ¹ rapide da parte del governo. “Il Governo sta continuando a perdere tempo prezioso facendo accumulare migliaia di contagi che stanno portando al collasso il sistema ospedaliero”. Inoltre, ha spiegato in diretta social, l’esecutivo “ĆØ in una situazione difficilissima. Avremmo quindi bisogno di sostenerlo, ma abbiamo anche la necessitĆ  e il dovere di parlare chiaro anche nei confronti di errori gravi che il Governo ha fatto e che continua a fare”. CriticitĆ  che, pe il presidente di Regione, si identificano soprattutto nelle “decisioni fatte con la logica del ‘mezzo mezzo’, che ĆØ la logica che scontenta tutti e non serve a risolvere i problemi”. Logica che, per De Luca, genera “fortissimi ritardi delle decisioni del Governo”.

No alle misure “mezze mezze”

“Nessuno si permetta – ha continuato De Luca – di immaginare misure mezze mezze, per il livello di gravitĆ  del contagio le uniche misure non solo serie ma efficaci sono misure di carattere nazionali”. Il resto “ĆØ tempo perso. Ci sono regioni nelle quali le percentuali sono enormemente superiori a Napoli. Nessuno dica oggi stupidaggini, le uniche misure sono di carattere nazionale, il resto sono cose intollerabili“. Lo stop delle scuole ĆØ un ulteriore passo della Campania, in una fase in cui “ci sono condizioni di stress per ricoveri e posti letto negli ospedali. Non per le terapie intensive”.

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