Campania, De Luca annuncia il coprifuoco ad Halloween: “Chiuderemo tutto alle 22”

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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, non parla di nuove misure al vaglio del governo. Perlomeno non nella fase decisionale. Nel frattempo, però, il capo delegazione dem al governo, Dario Franceschini, ha auspicato nuove misure, per fermare il contagio e scongiurare provvedimenti spot da parte delle Regioni. Misure ulteriormente restrittive, applicate già in Campania dal governatore De Luca. E mentre al governo si starebbe vagliando l’ipotesi di un lockdown notturno come quello applicato dalla Francia, è ancora la Campania ad anticipare le nuove mosse. “Nel weekend di Halloween, americanata che è monumento all’imbecillità, chiuderemo tutto alle 22“. Così il presidente De Luca in diretta su Facebook, nella quale aggiorna sui dati del Covid-19 sul territorio campano: oltre 1.260 casi su circa 14 mila tamponi.

Scuole chiuse, si protesta

Un provvedimento che scatterà dopo la stretta già applicata alle scuole, chiuse nella giornata di ieri scatenando l’ira del sistema scolastico e anche dei genitori, scesi in piazza per manifestare contro la decisione della Regione. “Il problema sono i trasporti – è l’istanza di chi protesta – non le scuole, che invece sono molto sicure per via dei protocolli che abbiamo seguito alla lettera, e adesso vanificano così il lavoro che è stato fatto da presidi e insegnanti”. Sul tema, a ogni modo, De Luca va avanti per la sua strada: “Le mezze misure non servono più a niente, prima prendiamo decisioni forti meglio è. Se tardiamo ci avviciniamo al momento in cui saremo costretti a prendere decisioni ancora più gravi ma con l’acqua alla gola. E’ responsabile prendere oggi decisioni difficili senza attendere oltre”.

Confronto col Viminale

Per quanto riguarda il coprifuoco, il governatore spiega che “non sarà consentita neanche la mobilità. Probabilmente potremo decidere un blocco della mobilità dopo la mezzanotte anche prima di quel weekend. Sentiremo il Viminale, perché se decidiamo una misura del genere occorrono controlli e sanzioni rigorose”. E sulle misure già in atto ribadisce: “Chi diffonde l’epidemia non usando le mascherine deve essere considerato autore di un reato. Con questi numeri non si può scherzare. L’obiettivo è tenere in piedi 80-90 per cento delle attività economiche, se la gente ci aiuta indossando le mascherine ed evitando uscite irresponsabili di notte”.

Damiano Mattana: