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Calais, la giungla viene liberata. Iniziato lo sgombero del campo migranti

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La Francia volta pagina. Sono cominciate infatti le operazioni di smantellamento dell’enorme campo di migranti a Nord di Calais, noto come ‘la giugla’. Partiti i primi autobus che trasportano gli oltre 6 mila migranti del campo ai centri di accoglienza sparsi sul territorio francese. L’evacuazione dovrebbe durare una settimana.  Tra i 1,291 minori presenti a Calais, quasi 200 sono stati trasferiti negli ultimi giorni nel Regno Unito.  Secondo il quotidiano Le Figaro, sono stati mobilitati 1.250 poliziotti per garantire la sicurezza.

Niente incidenti

Tutto si svolge per il momento in modo regolare, la situazione nella “giungla” di Calais in via di smantellamento è calma, non si segnala alcun incidente. Cinquecento persone si sono avviate verso l’hangar allestito nei pressi del campo di Calais e adibito a stazione di pullman. I primi bus sono già partiti verso le destinazioni dei CAO, i campi di accoglienza e orientamento. A bordo, soprattutto sudanesi, il gruppo etnico più numeroso fra i primi che si sono presentati alle partenze. Ad ognuno è stata proposta la scelta fra due dei 450 centri di accoglienza pronti a riceverli su tutto il territorio francese.

Proteste e perplessità

I migranti non sanno ancora dove verranno trasferiti, ma intanto i residenti dei comuni che dovranno accoglierli – Allex, Saint-Denis-de Cabanne, San Brevin, sono quelli citati dai giornali – hanno protestato in tutto il Paese contro il loro arrivo. Eppure non tutti vogliono rimanere in Francia. Come Ehsan, un afgano di 20 anni, scrive la corrispondente del Guardian, che sta per partire per l’Italia, dove era arrivato mesi fa prima di proseguire per la Francia.

Fitta vegetazione

Lo scorso marzo la vegetazione in gran parte della giungla era stata distrutta ed era stato approvato il divieto di montare tende o organizzare accampamenti. Era stata sgomberata anche la striscia di terra larga cento metri lungo la strada che costeggia il porto.

Cosa è la giungla

La “Jungle” (la giungla) di Calais si trova a nord-est del Paese, non lontano da Inghilterra e Belgio. Si sviluppa in un terreno paludoso grande un chilometro per cinquecento metri vicino al mare. Alla sua fondazione accoglieva duemila abitanti provenienti da molti Paesi d’Europa, Asia e Africa. Questa colonia è diventata in pochi mesi il terzo agglomerato più popolato del comune di Calais.

Com’è nata

La Jungle è il campo profughi voluto dal sindaco Natacha Bouchart nella periferia di Calais. In questo modo si è voluto concentrare tutti i migranti in fuga da fame, guerre e disequilibri economici in un unico terreno fino ad allora inutilizzato e abbastanza lontano dal centro abitato e turistico. Inutilizzato per due motivi: è una zona d’interesse ecologico e faunistico di tipo 1 (Znieff), cioè sarebbe un’area protetta intoccabile; al tempo stesso la Jungle si trova in una zona Seveso, cioè considerata a rischio per la presenza di due industrie altamente tossiche e pericolose quali la Interor e la Synthexim.

 

Angelo Perfetti: