“Con la stessa rapidità con cui ho accettato, mi dimetto su richiesta del ministro Speranza per rispetto che ho e ho sempre avuto per le istituzioni”. Così all’Ansa il commissario designato per la Sanità della Calabria, Giuseppe Zuccatelli, annuncia un passo indietro ormai nell’aria da alcuni giorni. Il commissario, nominato in sostituzione di Saverio Cotticelli solo qualche giorno fa, ha rassegnato le proprie dimissioni a seguito del polverone sollevato per un’intervista risalente ad alcuni mesi fa, nella quale esprimeva dubbi circa l’utilizzo delle mascherine. Un argomento sul quale era tornato in un’intervista a Buongiorno Regione, in onda durante il TgR della Calabria, spiegando che “sull’utilità delle mascherine, nel video che é stato diffuso, ho detto sicuramente una fesseria“.
Zuccatelli e l’intervista
Zuccatelli aveva tuttavia precisato che, quando espresse tale parere, “eravamo nella prima fase della pandemia… Non sono negazionista e non c’é alcun dubbio che le mascherine sono indispensabili. Così come lo sono il mantenimento della distanza ed il lavaggio frequente delle mani. Quello che mi chiedo, comunque, è come mai quel video sia stato fatto uscire subito dopo la mia designazione. Non ci sto, comunque, ad essere martirizzato per un video di 20 secondi. Così come non ci sto ad essere descritto in chiave macchiettistica”. A ogni modo, non aveva escluso la possibilità di fare dietrofront, anche se solo in caso di esplicita richiesta. “Io non mi dimetto spontaneamente dall’incarico per il quale sono stato designato, ma se mi sarà chiesto dal Ministro io sono disposto a farlo”.
L’ipotesi Gino Strada
Nei giorni scorsi, era stata avanzata l’ipotesi di Gino Strada, medico e fondatore di Emergency, alla guida della Sanità calabrese. Possibilità ventilata dal viceministro della Salute, Sileri, e a quanto sembra oggetto di una telefonata fra il premier Conte e lo stesso Strada. Qualche ora fa, sull’ipotesi era tornato anche il portavoce nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. “Ora scopriamo che Gino Strada ha dato la sua disponibilità chiedendo una cosa semplice semplice: di non essere oggetto di un’operazione di facciata e di avere un mandato chiaro. Cosa aspetta il governo? Lo nomini subito”.