Cadavere riemerge dall’Adda, è la quindicenne Hafsa

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E’ di Hafsa Ben Daoud, la quindicenne scomparsa l’1 settembre scorso, il corpo riemerso ieri dalle acque dell’Adda. A riconoscerlo il papà della giovane, il 37enne Hamed, che si è recato questo pomeriggio presso la camera mortuaria dell’ospedale di Sondrio. La ragazza, di soli 15 anni, era scomparsa durante un’uscita nel Parco Bartesaghi. Caduta nel fiume, la giovanissima donna non è stata più ritrovata ma, nella serata di ieri, due pescatori avevano segnalato ai Vigili del fuoco “un corpo che galleggiava nell’Adda, in località San Pietro a Berbenno”. Il cadavere è stato poi recuperato nel punto esatto indicato e, da subito, è stato ipotizzato che potesse trattarsi della quindicenne.

Fra le acque dell’Adda

L’adolescente, per ogni giorno trascorso dalla sua scomparsa, è stata cercata da suo padre. L’uomo, dopo essersi calato fra le acque dell’Adda, ha dragato il fiume cercando qualche traccia che potesse consentirgli di ritrovare sua figlia. Un’incredibile forza d’animo, che ha raggiunto in breve tempo le cronache nazionali. Hamed, rientrato dall’originario Marocco dopo la tragedia, ha controllato le sponde del fiume nei pressi del luogo dove la ragazza era scomparsa, immergendosi poi per cercare di individuarla qualora si fosse incagliata sul fondale.

Descrizione corrispondente

Nel pomeriggio, il 37enne si è recato in ospedale per capire se quel corpo riemerso dal fiume sia davvero quello di sua figlia. La descrizione fatta da chi lo ha recuperato corrispondeva quasi in tutto e per tutto con la fisicità di Hafsa. Sia per quanto riguarda l’altezza che la probabile età. A incidere, inoltre, la pressoché precisa corrispondenza fra luogo della scomparsa e del ritrovamento. Non erano presenti, inoltre, ulteriori denunce di ragazze scomparse nella zona. Il che restringeva il campo delle ipotesi, anche se per la certezza è servito il riconoscimento di Hamed. Che aveva riferito al Corriere della Sera: “Se è lei troverò pace”.

Damiano Mattana: