Primo piano

Cacciatore senza vita in un frutteto con ferite di arma da fuoco

Quando ieri mattina è stato ritrovato, i suoi cani erano ancora nei pressi del corpo senza vita di Felice Orlando, uscito a caccia vicino casa il pomeriggio di sabato 28 ottobre, ma non è stato rinvenuto il fucile, o i fucili, che aveva con sé, detenuti regolarmente. L’uomo presentava delle ferite di arma da fuoco e per risalire alle cause e al momento della morte è stata eseguito l’autopsia, oltre a un esame balistico.

La situazione

Orlando, 49 anni, operaio, sabato scorso era uscito a caccia, come pare facesse spesso, insieme ai suoi cani a Castel Bolognese, in un luogo molto frequentato da cacciatori. Il suo cadavere è stato poi trovato dai familiari ieri nella tarda mattinata, in un frutteto a circa duecento metri dall’abitazione, con i suoi cani erano ancora nei pressi. Sul corpo sono state rilevate due ferite di fucile a pallini, uno alla nuca e uno alla schiena. Il suo (o i suoi fucili), invece, non sono stati ritrovati e per buona parte della giornata i carabinieri hanno cercato setacciando la zona. Sul posto anche vigili del fuoco, cani molecolari e droni.

Le indagini

Il nucleo investigativo dell’Arma ravennate insieme ai militari della stazione del paese, coordinati dal procuratore Daniele Barberini e dal pubblico ministero di turno Silvia Ziniti, sta esplorando varie piste possibili. Sono state sentite diverse persone, in particolare i vicini. Nessuno avrebbe sentito spari. Apparentemente Orlando non aveva liti o controversie in atto, né sul lavoro e neppure con la moglie da cui si era separato. Nel pomeriggio è stato eseguito l’esame autoptico, per ricostruire le cause esatte della morte, ma anche quando è avvenuto l’omicidio, individuando un intervallo di tempo. All’autopsia è stata abbinata una consulenza tecnica balistica, per ricostruire traiettorie e modalità di esecuzione.

Le ipotesi investigative

Escluso l’incidente di caccia, le ipotesi sono quelle di un agguato, ma al momento non si capisce perché poi l’aggressore avrebbe portato via il fucile della vittima, oppure una discussione con un altro cacciatore. Infine, una discussione con qualcuno infastidito dai pallini, che lo ha disarmato e ha fatto fuoco. Le indagini proseguono senza trascurare nulla, cercando di capire quale possa essere un possibile movente.

Lorenzo Cipolla

Recent Posts

Santa Fede di Agen: ecco come si è diffuso il suo culto

Santa Fede di Agen, martire, m. Agen (Francia), III secolo. Poche le notizie storiche sulla…

6 Ottobre 2024

Mongolia, l’evangelizzazione “in un Paese con un solo sacerdote autoctono”

"Un conto e vivere in luoghi in cui la Chiesa è istituita con tutti i…

6 Ottobre 2024

Assistenza sociale e innovazione: forum sull’economia civile

L'economia civile propone un modo di pensare al sistema economico basato su alcuni principi. Come…

6 Ottobre 2024

Il matrimonio: immagine concreta dell’amore di Dio

La Grazia di aver incontrato Cristo, averlo accolto e ascoltato, si diffonde in tutta la…

6 Ottobre 2024

La fraternità che accoglie le fragilità, l’esperienza di Acli Cosenza

Il momento storico che stiamo vivendo è fortemente lambito dall’emergere di inedite fragilità economiche e…

6 Ottobre 2024

Giornata geodiversità: perché l’Italia ha molti motivi per onorarla

Il 6 ottobre si celebra la Giornata mondiale della geodiversità e il nostro Paese è,…

6 Ottobre 2024