Nella notte a Bussolengo, cittadina dell’hinterland di Verona, una donna si sarebbe ribellata alle violenze del coniuge, lo avrebbe ucciso in casa a coltellate e addirittura con un martello, andando poi a costituirsi alle forze dell’ordine. La coppia si era sposata civilmente poco più di tre mesi fa, il 2 aprile, proprio a Bussolengo, e non aveva figli.
La ricostruzione
Verso le ore 13.00 di oggi Edlaine Ferreira, 36 anni, una donna di origini brasiliane, ha suonato il campanello del comando della Polizia locale e ha detto di aver ucciso suo marito Francesco Vetrioli, 37 anni, di professione autotrasportatore. Fatta accomodare negli uffici, la donna è stata ricevuta dal comandante dei Vigili urbani, Mauro Antoniazzi, al quale ha confermato e ripetuto la confessione. Secondo una prima ricostruzione, la donna ha colpito il coniuge nel sonno con un martello, poi, lo ha accoltellato, tre volte alle spalle e due volte al torace. Un fendente ha raggiunto l’uomo al cuore. Agli agenti la donna ha raccontato di una convivenza problematica: “Mio marito” – ha detto- “mi picchiava e mi tradiva ripetutamente”.
L’arma del delitto
Sul posto sono quindi arrivati i carabinieri del Nucleo Investigativo provinciale di Verona, che hanno compiuto i rilievi e raccolto indizi, con il coordinamento del pm di turno Claudio Boranga. L’arma del delitto che la donna ha indicato è stato un coltello da cucina. I militari lo hanno trovato, all’interno della casa della coppia dove il corpo dell’uomo riverso a terra, con i segni di alcuni colpi di arma da taglio sul corpo. E’ stato trovato anche un martello. Motivazioni e dinamica verranno ulteriormente approfonditi dagli investigatori e dalla magistratura.