“Nelle ultime settimane c’è un trend di crescita dell’epidemia, sebbene più in ritardo rispetto agli altri Paesi europei”, ha dichiarato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro in un videomessaggio di analisi dei dati del monitoraggio settimanale. “La circolazione del virus è più elevata nelle zone del nord est del nostro Paese e le fasce di età più colpite sono quelle più giovani sotto i 20 anni e tra i 30 e 49 anni“, ha sottolineato.
Casi e ospedalizzazioni
Il presidente dell’Iss ha continuato dicendo che nelle fasce under20 “i ricoveri sono più contenuti ma sono comunque presenti e il tasso di positività questa settimana è risultato pari al 2,9%. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno i casi notificati sono in crescita, mentre le ospedalizzazioni e i decessi sono in netta divergenza rispetto allo scorso anno”. Dal monitoraggio quindicinale delle varianti ha spiegato Brusaferro “emerge come sia prevalente la variante Delta, ci sia una circolazione in varie regioni della variante Delta plus e in più regioni siano stati segnalati casi di variante Omicron“. Casi “riconducibili in larghissima parte a persone che hanno avuto contatti stretti o che provengono da zone come il Sudafrica“, ha poi specificato.
Terze dosi
“Tra gli ultraottantenni quasi il 60% ha completato anche la terza dose mentre il dato che rimane ancora critico riguarda le persone che non hanno ancora iniziato il ciclo vaccinale e per le quali è raccomandato iniziarlo quanto prima”, ha spiegato Brusaferro. “Quanto al rischio – ha rilevato – l’aver fatto la terza dose sia in termini di probabilità di contrarre l’infezione sia in termini di probabilità di dover ricorrere a cure ospedaliere, innalza significativamente la protezione in tutte le fasce d’età”.
Rezza: “Mantenere comportamenti prudenti”
“Continua a crescere l’incidenza di casi di Covid-19 nel nostro paese. Data la situazione epidemiologica e la circolazione di varianti emergenti, è importante continuare a mantenere dei comportamenti prudenti, rafforzare le misure di quarantena nei contatti stretti dei casi e soprattutto accelerare la campagna vaccinale con la dose di richiamo“, ha affermato il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute Gianni Rezza. “La variante Delta è ancora la variante predominante nel nostro Paese ma in altri Paesi europei comincia a circolare anche la variante Omicron le cui caratteristiche sono ancora in fase di studio. Per quanti riguarda l’Italia, sono stati segnalati fino ad ora 26 casi di questa variante”, ha detto ancora Rezza.