“Attualmente in Italia ci sono 11 sequenze di variante Omicron, altre sono sospette, e colpiscono più regioni” – ovvero Calabria, Campania, Sardegna, Veneto e Provincia Autonoma di Bolzano – e “riguardano casi di persone che avevano transitato in Sud Africa o loro contatti stretti”. Lo ha spiegato il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Silvio Brusaferro, in audizione in Commissione Affari Costituzionali del Senato sugli “Obblighi vaccinali e rafforzamento certificazioni verdi Covid-19“.
🧬#Variante #Omicron, nella piattaforma ICoGen ci sono al momento 11 sequenze
📍 7 del cluster in Campania
📍1 in un paziente in provincia di Bolzano
📍1 in un paziente in Veneto
📍1 in Sardegna
📍1 in Calabria#Covid19Italia pic.twitter.com/0Y7sLbwW46— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) December 7, 2021
Ancora in aumento l’incidenza
“Siamo ancora in situazione epidemica. I dati aggiornati a ieri sera mostrano che sta ancora aumentando in termini di numero di nuovi infetti, con un’incidenza di 173 casi su 100.000 persone” tra il 29 novembre e il 6 dicembre. E si tratta, aggiunge Brusaferro in audizione al Senato, “di un andamento della circolazione che tocca alcune fasce più di altre, mostrando una forte corrispondenza con la popolazione non vaccinata“.
Brusaferro: Rt a 1,2; epidemia in espansione”
“Per quanto riguarda l’occupazione posti letto, abbiamo una crescita che aumenta di circa un punto percentuale a settimana a livello nazionale” e “continua crescere anche in terapia intensiva“. Così come “un Rt intorno a 1,2 – stasera o domani avremo dati più aggiornati ma quelli preliminari mostrano che ci manteniamo su questa tendenza – indica che siamo ancora in una situazione di crescita della circolazione”.
#covid19 🦠 online il report esteso:
Per un non vaccinato il rischio rispetto a un vaccinato da meno di 5 mesi è
👉🏼 10 volte maggiore di ricovero
👉🏼16 volte maggiore di terapia intensiva
👉🏼9 volte maggiore di morte#vaccineworks
Leggi https://t.co/JV3FY5F8SW pic.twitter.com/TawARuJilu— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) December 4, 2021
“L’anno scorso in questo periodo molte regioni in zona rossa”
“La pandemia che stiamo vivendo ora è significativamente diversa da quella dell’anno scorso in queste stesse settimane, le ospedalizzazioni intensive e decessi sono largamente più bassi rispetto a quanto censivamo l’anno scorso. Questo in una situazione in cui le misure di restrizione che abbiamo sono molto diverse”.
“L’anno scorso, in questo periodo – ha concluso Brusaferro dell’ISS – ci trovavamo con molte regioni d’Italia in zona rossa e arancione, che tra l’altro avevano livelli di restrizioni molto diverse rispetto a quelle attuali”.
🗣️S. Brusaferro – #ISS: "per i casi notificati il paragone con l'anno scorso dimostra un trend molto contenuto, con un livello di mobilità della popolazione significativamente più elevato rispetto allo scorso anno; proseguire con vaccinazione e misure raccomandate"#Covid19Italia pic.twitter.com/gkNzHp0vEq
— Istituto Superiore di Sanità (@istsupsan) December 3, 2021