La curva in Italia è tra le più basse in Europa, dappertutto l’incidenza è sotto le 50 unità e da lunedì, con sei nuove Regioni che entrano in zona bianca, resterà in giallo solo la Valle d’Aosta. Osservato speciale la variante Delta, che avrebbe un trasmissibilità maggiore del 60% rispetto alla variante “inglese”, mentre si attende una pronuncia del Comitato tecnico scientifico sulla cosiddetta “vaccinazione eterologa”. Con un nuova ordinanza il ministro della Salute Roberto Speranza reintroduce la quarantena di cinque giorni, con obbligo di tampone, per chi viene dall’Inghilterra. Il provvedimento entrerà in vigore dal 21 giugno, il giorno dopo la partita Italia-Galles allo stadio Olimpico di Roma.
La curva italiana
Nella conferenza stampa settimanale sull’andamento dell’epidemia il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro parte da un dato “estremamente positivo”: “I colori dell’epidemia in Europa mostrano un decremento dei nuovi casi. Il verde sta crescendo, un dato estremamente positivo. La curva italiana è tra le più basse tra i principali paesi europei”.
“In numerosi Comuni non ci sono stati casi, nelle ultime settimane”, ha aggiunto Brusaferro, che poi comunica anche il dato dell’incidenza: “Tutta l’Italia con incidenza sotto ai 50 casi ogni 100mila abitanti”. Questo faciliterebbe, secondo il portavoce del Cts, “tracciamento e sequenziamento delle varianti”. Sul tema, Brusaferro avverte: “La situazione varianti va seguita con grande attenzione perché hanno dimostrato di poter crescere rapidamente. Vanno osservate e contenute immediatamente, rapida identificazione, tracciamento, sequenziamento e contenimento”.
“Situazione epidemiologica più favorevole”
“La variante Delta è del 60% più trasmissibile“, ha detto il direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute Gianni Rezza, aggiungendo un elemento di rassicurazione: “Si è visto che la parziale evasione dai vaccini della variante Delta fa si che la dose unica possa non coprirla. Noi invece abbiamo sempre adottato un regime a doppia dose e questo dovrebbe proteggere di più la popolazione. Per ora dunque la situazione epidemiologica nel nostro Paese è più favorevole”.
“L’argomento della vaccinazione eterologa è in discussione e “presto il Cts probabilmente si pronuncerà”, sulla vaccinazione a regime misto, ha detto ancora Rezza, “quello che tutti ribadiscono è che la forte raccomandazione è di passare al regime misto somministrando la seconda dose con un vaccino a mRna”. Questo perché “studi hanno dimostrato una maggiore risposta immune e un ridotto rischio tromboembolico“.
In merito alla discussione sulla fascia d’età per il vaccino anglosvedese, Rezza ha dichiarato: “Il ministero ha raccomandato con circolare l’uso di AstraZeneca sopra i 60 anni e questa raccomandazione non è mai cambiata. Questo non vuol dire vietare il vaccino al di sotto di quell’età, ma la raccomandazione ha un suo valore. Inoltre io sono stato sempre favorevole ai vaccini a mRna nei giovani perché hanno la capacità di bloccare l’infezione”.
“Una stagione diversa”
A partire dal 21 giugno Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Toscana, Sicilia, la Provincia Autonoma di Bolzano si aggiungono a quelle in zona bianca, resta “colorata” (di giallo) solo la Valle d’Aosta, lo ha stabilito la nuova ordinanza firmata dal titolare del dicastero di Lungotevere Ripa. “Un dato incoraggiante, figlio della campagna di vaccinazione con cui stiamo conseguendo risultati importanti e rilevanti. Dobbiamo continuare con una costante cautela e accelerare sulla campagna di vaccinazione, ma sicuramente siamo in una stagione diversa dal passato”.
Gli ingressi
Il ministro ha firmato anche un’ordinanza che consente l’ingresso dai Paesi dell’Unione europea, dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Giappone se si hanno i requisiti previsti nel Certificato verde, ma prolunga le misure di divieto di ingresso da India, Bangladesh e Sri Lanka e inoltre introduce una quarantena di cinque giorni con obbligo di tampone per chi proviene dalla Gran Bretagna.
Il bollettino
Sono 1.147 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 1.325. Sono invece 35 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 37.
Sono 216.026 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Il tasso di positività è dello 0,5%, in leggera diminuzione rispetto allo 0,7% di ieri.
Sono 416 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 28 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 11 (ieri erano stati 15 ). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.680, in calo di 208 unità rispetto a ieri.