“Sulla mappa italiana si cominciano a vedere zone con una certa quantità di bianco nei vari comuni italiani, questo mostra come il numero di casi sia in decrescita”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts) Silvio Brusaferro nel corso della conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio regionale sull’epidemia di Covid-19. “Registriamo una decrescita del contagio in tutta Italia, un dato importante con un’incidenza, a ieri sera, di 32″ ogni 100mila abitanti “a livello nazionale”, ha aggiunto.
Regioni bianche
“Se la tendenza va in questa direzione con l’incidenza, ci troveremo nella seconda metà di giugno probabilmente con quasi tutta l’Italia in zona bianca“, ha proseguito Busaferro. “L’Rt è a 0,68 e quasi tutte le Regioni sono al di sotto il valore di 1. Per gli scenari non c’è alcuna Regione a rischio, le proiezioni sono serene” – aggiunge – “Abruzzo Liguria, Umbria e Veneto si aggiungono alle regioni che hanno meno di 50 infetti per 100mila abitanti, per sette giorni consecutivi, situazione che ormai riguarda quasi tutte le regioni italiane e che porterà anche queste quattro che si sono aggiunte, se permarranno le condizioni per un’altra settimana, a diventare zona bianca“, ha spiegato il presidente dell’Iss.
Età mediana
Rimane costante l’età mediana della popolazione che contrae l’infezione, illustra ancora il coordinatore del Cts: “Sotto i 40 anni, ci avviciniamo così al dato della scorsa estate”. Il contesto complessivo vede “un quadro sintomatologico prevalentemente asintomatico o paucisintomatico“. “In tutte le fasce di età c’è una decrescita, che continua ma che va confermata con nuovi dati, anche se il trend è ormai abbastanza chiaro”, prosegue Brusaferro.
Varianti e mascherine
“Sappiamo le varianti che circolano, in particolare la variante inglese”, ha detto ancora il presidente dell’Iss. “Sappiamo però che ci sono altre varianti presenti, che possono avere una maggiore trasmissibilità e/o possono eludere parzialmente la risposta immunitaria. Tutto questo ovviamente richiede grande attenzione, grande cautela e anche grande prontezza nel tracciamento, nell’identificazione e nel sequenziamento”, ha sottolineato Brusaferro. Sul tema delle mascherine, ha detto che “togliere l’obbligo di mascherina all’aperto è una cosa che andrà valutata nel tempo in base all’andamento dell’epidemia e della campagna vaccinale”.
Ottimismo con attenzione
“Possiamo guardare con un certo ottimismo alla situazione attuale e anche a quella di questa estate”, ha detto il il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. “Ma al tempo stesso dobbiamo sempre stare molto attenti, come sanità pubblica dobbiamo monitorare l’andamento dell’epidemia e qualche piccola precauzione dobbiamo sempre prenderla a livello di comportamenti individuali”, ha aggiunto.