I cittadini europei non dovranno lasciare il Regno Unito dopo la Brexit. Lo ha ha detto la premier britannica Theresa May durante il vertice dei leader europei, assicurando che a tutti verrร data la possibilitร di regolarizzare il proprio status. โVogliamo rassicurare tutti cittadini Ue che vivono in Gran Bretagna: nessuno dovrร andarsene, potranno restare e continuare a farlo โ ha affermato al suo arrivo al secondo giorno di lavoro dei vertici Ue โ ma voglio la stessa certezza anche per i cittadini britannici che vivono in Europaโ.
Piano
A tutti i cittadini europei residenti (ad una data che sarร specificata in seguito e non anteriore ai negoziati Brexit) da almeno cinque anni verrร data la residenza con pieni diritti. Avranno sanitร , istruzione, benefit e pensioni come se fossero inglesi. Anche a chi รจ arrivato nel Paese prima della โdata limiteโ (non ancora specificata), ma non ha ancora i 5 anni da residente, verrร data la possibilitร di restare fino al loro compimento per poi chiedere poi il permesso di soggiorno. La premier ha anche chiarito che gli europei saranno soggetti alla legge Ue fino a che il Paese non sarร uscito. Ma ha ribadito che la reciprocitร รจ vitale: la sua proposta sarร valida solo se gli stessi diritti saranno riconosciuti agli inglesi residenti nellโUe. Il documento, come annunciato dal negoziatore britannico David Davis, sarร pubblicato nel dettaglio lunedรฌ, e costituirร la base di discussione per lanciare nel vivo la trattativa al prossimo round del 17 luglio, sempre che la premier britannica riesca a concludere un accordo con gli unionisti nordirlandesi del Dup, per garantirsi una maggioranza in parlamento.
La sfida di Milano
Intanto nella competizione per portare a Milano lโagenzia Ue per il farmaco (Ema), che assieme a quella dellโautoritร di controllo per le banche (Eba) presto dovranno traslocare dal Regno Unito, lโItalia รจ decisa a far valere il peso di tutto quanto ha da offrire. Eโ questo il senso della battaglia che ha condotto assieme a Olanda, Svezia, Spagna, affinchรฉ nella scelta finale, a novembre, tra le numerose candidature, possano prevalere i criteri di merito, contro quello di equilibrio geopolitico, a cui si appellano i Paesi dellโEst. Sulla partita si sono consumate schermaglie per giorni, ma con le rassicurazioni di una valutazione accurata sulla soddisfazione dei requisiti da parte della Commissione Ue, a cui far seguire una discussione politica, prima della votazione, il premier Paolo Gentiloni, al vertice Ue, รจ riuscito ad incassare qualche chance in piรน di raggiungere il risultato. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha invece smentito i rumor che la vedevano in combutta sottobanco col presidente Emmanuel Macron per spartirsi le agenzie Ema e Eba.