Il governo di Amazonas, lo Stato più esteso del Brasile, soffre della peggiore siccità degli ultimi 50 anni: il livello del fiume Rio Negro — tra i più importanti dell’Amazzonia — continua inesorabilmente a scendere, pregiudicando il transito e l’economia dell’intera regione.
Brasile: siccità e incendi attanagliano lo Stato dell’Amazonas
Il governo di Amazonas, lo Stato più esteso del Brasile, ha riferito che è salito a 59 il numero delle città in emergenza a causa della peggiore siccità degli ultimi 50 anni nella regione, dove il livello del fiume Rio Negro — tra i più importanti dell’Amazzonia — continua inesorabilmente a scendere, pregiudicando il trasporto di persone, cibo, medicinali e materie prime. Rio Negro, affluente di sinistra del Rio delle Amazzoni, è calato a 13,49 metri, il livello più basso in 121 anni.
La siccità sta anche provocando sempre più incendi boschivi. Negli ultimi giorni, informa Brasilia, ne sono stati contati oltre 1.500. Il mese appena trascorso si è attestato come maglia nera dell’anno in Amazonas per numero di roghi. Il secondo peggior settembre dal 1998 (anno in cui è iniziato il monitoraggio), con quasi 7.000 focolai. A Manaus, capitale dell’Amazonas, la qualità dell’aria è scesa a livelli minimi, per il moltiplicarsi degli incendi. Roghi che non stanno interessando solo l’Amazonas. Indigeni e vigili del fuoco stanno infatti cercando in tutti i modi di domare un enorme incendio che infuria da un mese anche nel Maranhão, lo Stato nel nord-est del Paese con un territorio che comprende tratti di densa foresta amazzonica e spiagge che si affacciano sull’oceano Atlantico.
Fonte: Osservatore Romano