Un giorno di cambiamento per l’America. Normale quando le chiavi della Casa Bianca passano di mano. Una nuova personalitĆ alla guida del Paese, un nuovo profilo politico e sociale pronto a ricoprire il ruolo piĆ¹ importante del mondo. E in questo caso anche un nuovo Partito, che si reinsedia dopo quattro anni per riprendere il filo interrotto alla fine del doppio mandato di Barack Obama. Con le nuove variabili da tenere in considerazione: l’ereditĆ della presidenza Trump e l’emergenza sanitaria, prima sfida da affrontare per Joe Biden. Al netto, naturalmente, di quanto accadrĆ nei prossimi giorni con le vie legali annunciate da Trump. E l’incoraggiamento per questa e per gli altri dossier sul tavolo dello Studio Ovale arriva da tutti i leader mondiali, compresi coloro che con gli Stati Uniti hanno ancora qualche questione aperta.
L’Italia scrive a Biden
Fra i primi a congratularsi con Biden, il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella: “Desidero esprimerle, a nome della Repubblica italiana e mio personale, i piĆ¹ calorosi rallegramenti per la Sua elezione alla Presidenza degli Stati Uniti d’America. Il popolo americano ha affidato a Lei, a seguito di un confronto che ha visto una straordinaria partecipazione, il mandato di guidare gli Stati Uniti in un momento drammaticamente complesso per l’intero pianeta. La comunitĆ internazionale ha bisogno del contributo statunitense, a lungo protagonista nel costruire le regole del multilateralismo, per affrontare una crisi senza precedenti che sta mettendo a repentaglio la salute, la vita e l’avvenire di milioni di persone”. Messaggio sottoscritto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Siamo pronti a lavorare con il presidente eletto Joe Biden per rafforzare le relazioni transatlantiche. Gli Stati Uniti possono contare sull’Italia come un solido alleato e un partner strategico”.
Il messaggio dell’Europa
Tutti i leader europei hanno inviato le loro congratulazioni al presidente eletto, facendo riferimento ai rapporti di partnership degli Stati Uniti con i loro Paesi. “La nostra amicizia transatlantica ĆØ insostituibile – ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel – se vogliamo superare le grandi sfide di questo tempo”. Stessi toni per il presidente francese, Emmanuel Macron, che invia a Biden l’invito a “lavorare insieme”. Messaggio anche da Boris Johnson, primo ministro del Regno Unito: “Gli Usa sono il nostro piĆ¹ importante alleato e non vedo l’ora di lavorare insieme da vicino sulle nostre prioritĆ comuni dal cambiamento climatico al commercio alla sicurezza”. CosƬ anche il premier spagnolo Pedro Sanchez: “Vi auguriamo buona fortuna e tutto il meglio. Non vediamo l’ora di collaborare con voi per affrontare le sfide che ci attendono”.
Politica internazionale
Sfide prossime e future, a cominciare dal coronavirus, vero fronte comune del nostro tempo. “L’Ue e gli Usa sono amici e alleati – scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen -, i nostri cittadini condividono i legami piĆ¹ profondi. Non vedo l’ora di lavorare con il presidente eletto Biden”. Attenzione alta anche sulla politica internazionale, come ricorda il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: “So che Joe Biden ĆØ un forte sostenitore della nostra Alleanza e non vedo l’ora di lavorare con lui. Una Nato forte ĆØ una buona cosa per il Nord America e l’Europa”. Al presidente eletto arriva anche l’invito alla collaborazione dal primo ministro giapponese, Yoshihide Suga, “per rafforzare ulteriormente l’alleanza Usa-Giappone ed assicurare pace, libertĆ e prosperitĆ nella regione indo-pacifica ed oltre”. Messaggio anche da Nicolas Maduro, presidente del Venezuela, “patria del ‘Libertador’ Simon Bolivar”, che “sempre sarĆ disposto al dialogo e all’intesa con il popolo e il governo degli Usa”. PiĆ¹ prudente il presidente messicano, Andres Lopez Obrador: “Aspetteremo fino a quando tutte le questioni legali saranno risolte. Non vogliamo essere sconsiderati”.
Israele e Palestina
Messaggi in arrivo anche dal Medio Oriente. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, definisce Biden “un grande amico di Israele”, con il quale lavorare “per rafforzare ulteriormente la speciale alleanza tra Stati Uniti e Israele”. Dall’AutoritĆ palestinese, invece, arriva un appello a migliorare le politiche americane verso Gaza. Il presidente Abu Mazen fa sapere della sua “aspirazione a lavorare con Biden e la sua amministrazione al fine di rafforzare le relazioni palestinesi-americane e per ottenere libertĆ , indipendenza, giustizia e dignitĆ per il nostro popolo, nonchĆ© per lavorare per la pace, la stabilitĆ e la sicurezza per tutti nella nostra regione e nel mondo”. Hamas, invece, auspica un’inversione “della politica americana ingiusta verso il popolo palestinese”. Parole simili per il premier iraniano Hassan Rouhani, che vede in Joe Biden “un’occasione” per gli Stati Uniti “per correggere i propri errori”.