Biden: “Non è mai troppo tardi per la diplomazia”

Dopo una conversazione telefonica con gli alleati europei durata circa tre quarti d’ora, secondo quanto riferisce la Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden in conferenza stampa ha fatto il punto della situazione in Ucraina. Nel giorno in cui i separatisti filo-russi del Donbass denunciano prima l’esplosione di un’autobomba vicino al palazzo del governo nella città di Donetsk, che gli Usa definiscono un’operazione false flag, e due violenta deflagrazione vicino Luhansk – in un caso potrebbe trattarsi di un gasdotto nell’area -, il segretario di Stato americano Anthony Blinken accetta l’invito del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a recarsi a Mosca il 23 febbraio, riferisce la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Mentre l’Eliseo annuncia che il presidente francese Emmanuel Macron, il quale domani sabato 19 febbraio vedrà il capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky, domenica 20 febbraio incontrerà per la seconda volta in poche settimane il suo omologo russo Vladimir Putin. Intanto l’agenzia di stampa ufficiale russa Tass parla di file chilometriche lungo il confine tra l’autoproclamata regione separatista di Donetsk, nel Donbass, e la Russia, dopo che autorità locali hanno dato l’ordine di evacuare. Mentre la Gran Bretagna sposta la sua ambasciata in Ucraina da Kiev a Leopoli.

Biden

“Nonostante i tentativi della Russia di dividerci, siamo rimasti uniti, Usa e alleati europei sono in sintonia”, ha detto il presidente americano dopo la telefonata con gli alleati. Gli Usa, ha proseguito Biden, hanno ragione di credere che la Russia “intende attaccare” l’Ucraina nei prossimi giorni, o nelle prossime settimane, cerca di provocare il paese e di creare “false giustificazioni” per una guerra contro Kiev. “Sono convinto che Vladimir Putin ha preso la decisione di invadere”, ha aggiunto. “Non è mai troppo tardi” per la diplomazia, ha concluso Joe Biden, lasciando aperta la porta al negoziato con Mosca e ricordando l’incontro tra i ministri degli esteri di Usa e Russia.

Donetsk

Nel pomeriggio il corrispondente della russa RIA Novosti ha riferito che una potente esplosione è stata segnalata nel centro di Donetsk, nell’est del Paese, vicino al palazzo del governo dei separatisti filo-russi, ha scritto l’agenzia russa Interfax. Secondo i separatisti filorussi, citati da Tass, si sarebbe trattato di un’auto. La replica è arrivata dal dipartimento di Stato americano, che l’avrebbe definita una operazione “sotto falsa bandiera”. Le autorità locali della regione hanno lanciato l’ordine di evacuazione e la Tass riferisce di 22 chilometri di fila lungo il confine tra l’autoproclamata regione separatista di Donetsk, nel Donbass, e la Russia. Tra i migliaia in coda, mostrano alcune immagini sui social, soprattutto donne e bambini sugli autobus messi a disposizione per lasciare l’Ucraina.

Le reazioni degli europei

I ministri degli Esteri di Francia e Germania, Annalena Baerbock e Jean-Yves le Drian , hanno esortato oggi la Russia a usare la sua influenza sui separatisti nell’Ucraina orientale per “incoraggiare la moderazione e contribuire alla riduzione dell’escalation“. I due ministri hanno affermato di “essere preoccupati che gli incidenti inscenati possano essere usati impropriamente come pretesto per una possibile escalation militare“. Nel mentre, l’ambasciata britannica in Ucraina si trasferirà temporaneamente da Kiev a Leopoli, ha dichiarato oggi l’Ufficio per gli affari esteri, il Commonwealth e lo sviluppo (FCDO) britannico, citato dall’agenzia Tass.

Lorenzo Cipolla: