Uniti, ieri, nella gratitudine per il D-Day di 80 anni fa e nella memoria per i caduti della libertà dell’Europa. Oggi, nel sostegno all’Ucraina e nella determinazione a frenare l’escalation in Medio Oriente: Francia e Stati Uniti hanno voltato definitivamente la pagina della cosiddetta ‘crisi dei sottomarini’ del 2021, che divise Parigi e Washington su un colossale affare con l’Australia. Mai il presidente americano aveva trascorso tanto tempo – 5 giorni consecutivi – in un Paese diverso dagli Stati Uniti e Biden ha deciso di farlo, nonostante gli acciacchi dei suoi 81 anni, in quella che gli americani definiscono “la nostra più antica alleata”.
L’Arco di Trionfo
Il tema dominante di queste giornate – dalle spiagge della Normandia ai saloni dell’Eliseo – è stato logicamente l’Ucraina e la ricerca di un’unità di intenti tra la Francia, che spinge per un sostegno più avanzato a Kiev, e gli Stati Uniti, che in politica estera devono fare i conti anche con l’imminente scadenza elettorale. Dal pranzo di lavoro – al quale Biden e Macron sono approdati dopo l’ennesima cerimonia di questi giorni, stavolta alla tomba del milite ignoto sotto l’Arco di Trionfo – la coppia Francia-Usa è uscita rinvigorita e rassicurata.
La minaccia russa
Alla determinazione nuovamente espressa da Macron di inviare in Ucraina istruttori militari nell’ambito di una coalizione europea ancora da inventare ma con la Francia in testa, Biden non ha dato segnali di adesione. Ma sulla visione strategica del conflitto e la scelta di campo, ha sgomberato il campo da ogni dubbio: “Putin non si fermerà all’Ucraina, tutta l’Europa è minacciata dalla Russia, la posta in gioco è altissima”, ha avvertito, ringraziando gli “alleati europei” per il loro sostegno a Kiev. “Noi rimaniamo fermi al fianco dei nostri alleati, della Francia – ha rincarato poi -, non ci tireremo indietro”. Macron ha ascoltato soddisfatto le parole di Biden, schierando la Francia implicitamente – ma nemmeno troppo – dalla sua parte nel duello che lo vedrà opposto a Donald Trump: “Grazie di essere il presidente della prima potenza mondiale e di farlo con la chiarezza e la lealtà di un partner che ama e che rispetta gli europei” e che con loro “vuole costruire gli accordi, dall’Ucraina al Medio Oriente”. Un ritratto che non assomiglia in nulla al predecessore di Biden alla Casa Bianca.
Cessate il fuoco a Gaza
Ancora meno ombre – da entrambe le parti – sulla determinazione ad operare per un cessate il fuoco a Gaza, anche se negli ultimi tempi la posizione francese si è via via inasprita nei confronti dell’atteggiamento israeliano nel conflitto. Macron e Biden si sono innanzitutto “rallegrati” per la liberazione dei quattro ostaggi israeliani, di cui avevano avuto notizia insieme, all’Eliseo. Biden ha aggiunto che gli Usa “non smetteranno di mobilitarsi fin quando tutti gli ostaggi non saranno rientrati”. Unità di intenti di Parigi e Washington anche sulla “determinazione” ad “esercitare le pressioni necessarie” sull’Iran, che sta conducendo “una strategia di escalation a 360 gradi”.
Economia
Intesa totale pure per opporsi “in maniera coordinata” alle “pratiche sleali della Cina” in campo economico. Macron, che ha puntato moltissimo anche in chiave interna ed elettorale su questa settimana trasformando la Francia in un vero crocevia diplomatico, non ha esitato a catalizzare in ogni modo l’attenzione dell’opinione pubblica sul ruolo di protagonista assunto dalla Francia sulla scena internazionale. Ha accolto oggi a Parigi Joe e Jill Biden con tutta la solennità che gli conferisce il protocollo: Arco di Trionfo, inni, truppe schierate e immancabile discesa degli Champs-Elysées, per l’occasione nella cornice maestosa della scorta di 140 cavalli della Guardia Repubblicana e di 38 motociclisti. La serata si è conclusa con una cena di stato all’Eliseo.
Il cimitero americano
Biden lascerà “la più antica alleata” americana domenica, dopo un’ultima visita ad un cimitero americano, stavolta in forma strettamente privata. Non ci sarà infatti nessun rappresentante ufficiale francese o politico locale ad accompagnare Joe e Jill Biden domattina al cimitero americano del Bois-Belleau, vicino a Chateau-Thierry, nel nord della Francia. Non si sa neppure con certezza quale mezzo utilizzerà Biden – probabilmente un elicottero – per raggiungere questo luogo molto caro agli americani: vi sono sepolti 2.289 soldati americani rimasti uccisi durante l’offensiva dell’ottobre 1918, durante la Prima guerra mondiale, sulla Marna.
Fonte Ansa