Troppi viaggi prima del confronto. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, attribuisce alla stanchezza, provocata dai tantissimi impegni internazionali portati a termine fino a poco prima, la debacle ottenuta nel dibattito pubblico con il rivale Donald Trump. In un incontro in Virginia, il presidente ha ammesso che, durante il confronto, era sul punto di addormentarsi: “Non è una scusa ma una spiegazione”. Tra i dem, però, avanza il nome di Kamala Harris.
Biden torna sul dibattito
“Non sono stato intelligente. Ho deciso di viaggiare intorno al mondo un paio di volte poco prima del dibattito per non so quanti fusi orari, credo almeno 15… Non ho ascoltato il mio staff… E poi mi sono quasi addormentato sul palco”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden ad una raccolta fondi in Virginia scusandosi con i donatori per la sua cattiva performance nel dibattito tv contro Donald Trump, attribuita quindi ora al fitto programma di viaggi internazionali, tra Francia, Italia e Los Angeles. “Non è una scusa ma una spiegazione”, ha aggiunto Biden.
Harris in pole
La vicepresidente Kamala Harris è la migliore alternativa per sostituire Joe Biden nel caso in cui il presidente decidesse di non proseguire la sua campagna elettorale. Lo riporta Reuters citando sette fonti della campagna di Biden, della Casa Bianca e del Democratic National Committee. Alcuni democratici influenti hanno proposto alternative a Harris, ipotizzando i nomi dei governatori di California e Michigan, Gavin Newsom e Gretchen Whitmer. Ma, secondo le fonti di Reuters, escludere Harris è un desiderio quasi impossibile da realizzare. Se nominata Harris erediterebbe i fondi raccolti da Biden e la rete della sua campagna.
Preoccupazione fra i dem
Julián Castro, ex ministro per l’Edilizia abitativa nell’amministrazione Obama ed ex candidato presidenziale che sfidò Joe Biden nel 2020, contestandone anche l’età e la memoria, ha dichiarato che il presidente americano dovrebbe abbandonare la corsa, indicando la sua vice Kamala Harris come potenziale sostituta in cima alla lista democratica. Intervistato da Msnbc, Castro ha sostenuto che Biden dovrebbe “assolutamente” ritirarsi e che “un altro democratico avrebbe una possibilità migliore di battere Trump”. “Sì, penso che i democratici farebbero bene a trovare un candidato diverso”, ha detto, facendo però solo il nome della Harris. Un altro deputato democratico rompe i ranghi su Joe Biden. Jared Golden, uno dei dem più centristi al Congresso americano, prevede che il suo partito perderà la Casa Bianca in autunno e si dice “d’accordo”.
Obama: “Strada dura per Biden”
La strada già difficile di Joe Biden per conquistare la rielezione è divenuta ancora più impegnativa dopo la deludente performance al dibattito contro Donald Trump. Lo ha ammesso l’ex presidente Barack Obama che, secondo quanto riportato dal Washington Post, ha parlato con Biden dopo il dibattito e gli ha offerto il suo sostegno. L’ex presidente è da tempo preoccupato dalla possibilità che il suo partito non riesca a battere Donald Trump in novembre e negli ultimi mesi ha più volte messo in guardia Biden su quanto sarò difficile essere rieletto.
In 25 pronti a chiedere la sostituzione
Almeno 25 deputati democratici sarebbero pronti a chiedere a Joe Biden di rinunciare alla nomination nel caso continuasse a mostrarsi “traballante” nei prossimi giorni. Lo riportano Fox e Newsweek citando Reuters. L’attenzione è concentrata sull’intervista di Biden a Abc per capire come il presidente riesce a “gestire una rapida successione di domanda”.
Fonte: Ansa