Forze politiche divise sul Mes e non solo. In questo inizio di dicembre sono tanti i fronti di discussione aperti. Ma è ancora il fondo salva Stati al centro del dibattito politico. La maggioranza è divisa sull’uso dei 36 miliardi di euro per la sanità dopo l’approvazione dell’Eurogruppo sul Mes.
Il Movimento 5 Stelle conferma tutta la sua contrarietà: “finche saremo al governo – ha detto Di Maio – non si userà”.
Mentre PD, Italia Viva e Leu che sostengono il governo premono per l’utilizzo dei fondi destinati alle spese sanitarie: il vicesegretario del Partito Democratico Andrea Orlando giudica “incomprensibile” il no dei pentastellati.
Il voto sul Mes
Il 9 dicembre il premier Conte riferirà in Parlamento alla vigilia del Consiglio Europeo. E le Camere voteranno le risoluzioni sul Mes.
Gli occhi di tutti saranno puntati sopratutto sul Senato dove la maggioranza ha numeri più stretti e non potrà contare nemmeno sul voto di Forza Italia. Berlusconi, infatti, fa sapere che il suo partito non sosterrà il Mes in aula: anche incassando una contestazione all’interno del partito da lui fondato.
Anche il leader della Lega Salvini avverte i parlamentari del centrodestra: “Se qualche membro dell’opposizione appoggia la riforma – dice Salvini – finisce di essere compagno di strada della Lega”.
Il dibattito sul decreto sicurezza
L’altro fronte caldo sul quale da battaglia l’opposizione è il decreto sicurezza: il centrodestra annuncia che farà ostruzionismo in aula finchè il provvedimento non sarà ritirato. Prosegue infine il confronto in vista del varo del nuovo DPCM per fronteggiare l’emergenza Covid: sarà approvato entro giovedì e dovrà sciogliere il nodo di come verranno affrontate le feste natalizie.
Si preannunciano delle vere e proprie strette sul Natale che dovrebbero partire dal 21 dicembre ed arrivare fino al sei gennaio.