Cannoni ad acqua e cinture di scudi per contrastare le escandescenze. I no mask scendono in piazza a Berlino, dove vigono misure restrittive, ignorando le richieste delle Forze dell’ordine di indossare le mascherine. Particolare tensione nella zona della Porta di Brandeburgo e del Bundestag, dove è in corso di discussione una legge sulla protezione della salute pubblico. Alcuni manifestanti sono stati arrestati dagli agenti, arrivati sul posto in assetto antisommossa. Alcuni dei fermati avevano lanciato bengala e sparato dei fuochi d’artificio. Almeno 100 gli arresti secondo quanto riferito dalla Polizia, che ha fatto sapere come siano state incontrate difficoltà nel contenere i cortei dei manifestanti, fra i quali sarebbero stati presenti alcuni delegati di Alternative fur Deutschland (AfD), partito estremista di destra.
L’ok di Berlino e il caos manifestazioni
A essere contestata è proprio la nuova legge sulla salute. Stigmatizzata da alcuni parlamentari dell’opposizione (paragonandola a una legge nazista) e strenuamente difesa dal ministro degli Esteri tedesco, Heiko Mass. “Chiunque, naturalmente, ha diritto di criticare le misure, la nostra democrazia fiorisce nello scambio di opinioni diverse. Ma chiunque relativizzi o banalizzi l’Olocausto non ha imparato nulla dalla nostra storia – ha scritto su Twitter -. Chiunque faccia paragoni così infami si prende gioco delle vittime del nazionalsocialismo e mostra che non ha imparato nulla dalla storia”. Governo tedesco che, peraltro, ha concesso la possibilità di svolgere cortei, pur nel rispetto delle regole anti-Covid. Non è tuttavia la prima volta, nelle ultime settimane, che una manifestazione finisce nel caos. Lo stesso era accaduto a Lipsia, a inizio mese, dove i manifestanti avevano ingaggiato scontri con le Forze dell’ordine dopo l’intimazione di indossare mascherine.