Berlino conferma: “Navalny è stato avvelenato, Mosca faccia chiarezza”

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E’ stato avvelenato Aleksej Navalny. Il principale oppositore politico del presidente russo, Vladimir Putin, è ricoverato presso l’ospedale La Charitè di Berlino, dove è stato portato tre giorni fa dopo essersi sentito male in aereo. E proprio dal nosocomio tedesco arriva la rivelazione: Navalny presenta “tracce di avvelenamento”, con i medici che hanno in cura il dissidente che non escludono possibili effetti a lungo termine sulla salute dell’uomo. Perlopiù, è l’ipotesi, dei danni al sistema nervoso, anche se Navalny viene considerato non in pericolo di vita.

Navalny, l’appello di Merkel

Una notizia che getta un’inquietante ombra sull’intera vicenda e che ora necessitterà di imprescindibili chiarimenti. Secondo i medici, l’oppositore presenta tracce di una sostanza “appartenente al gruppo degli inibitori da colinesterasi”, dei quali fanno parte gli agenti nervini e il cosiddetto Novichok, di produzione russa, come ricordato da Leonid Volkov, collaboratore di Navalny. Immediata la presa di posizione dell’Europa che, ora, chiede immediati chiarimenti a Mosca. Un appello che arriva in particolare da Angela Merkel, indirizzato alle autorità russe: “Alla luce del ruolo rilevante che Navalny ricopre nell’opposizione politica in Russia – ha spiegato la cancelliera – chiariscano questi fatti approfonditamente e in piena trasparenza“. Secondo il ministro degli Esteri tedesco, Hieko Mass, i responsabili “devono essere indagati” e a loro deve essere attribuita piena responsabilità dell’avvelenamento.

La condanna Ue

In attesa di capire quale sostanza abbia effettivamente avvelenato Navalny (un agente nervino fu impiegato anche contro Sergej Skripal e sua figlia, a Salisbury), anche dall’Unione europea arriva la presa di posizione: “L’Ue condanna fortemente quello che appare come un attentato alla vita di Aleksej Navalny – ha detto l’Alto rappresentante Josep Borrell -. E’ imperativo che le autorità russe avviino un’indagine indipendente e trasparente sull’avvelenamento di Navalny”, che “il popolo russo e la comunità internazionale chiedono” di chiarire. “I responsabili – ha concluso – devono essere portati davanti alla giustizia“.

DM: