Sfregio ai musei di Berlino, la condanna del sottosegretario alla Cultura

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Almeno settanta oggetti imbrattati nella Museumsinsel di Berlino. Un numero impressionante che parla di una serie di atti vandalici andati in scena il 3 ottobre scorso in diversi poli museali della capitale della Germania, condensati in un’area ben precisa della città. Presa di mira da ignoti che, con una sostanza oleosa, hanno pensato bene, anzi male, di macchiare decine di reperti del periodo antico, oltre ad alcune opere presenti in tre dei musei della Museumsinsel. Un danno sostanziale ma che, secondo la sottosegretaria alla Cultura del governo tedesco, Monika Gruetters, non sarebbe irreparabile: “Ci sono fondate speranze che i danni possano essere rimossi”. Una buona notizia che, però, non cancella il disastro perpetrato dai vandali.

Berlino, attacco alla cultura

Probabilmente non era mai accaduto in Germania un attacco così mirato e massiccio ai beni culturali del Paese. Perlomeno nella storia recente. Gli ignoti sono entrati in azione non visti, utilizzando la sostanza su opere di inestimabile valore. Le quali, rispettivamente, sono ospitate nel Pergamon, nel Neues Museum e nella Alte Nationalgalerie. Inizialmente si era pensato a una sostanza indelebile ma, a quanto sembra, i ritrovati dei restauratori potrebbero limitare il danno.

Resta il fatto che, riparazione o no, un numero imprecisato di persone, anche fosse una sola, è riuscito ad agire pressoché indisturbato in alcuni degli scrigni culturali più importanti del territorio tedesco. E, per inciso, anche europeo. “Ho chiesto al presidente di presentare al consiglio della fondazione un rapporto – ha detto ancora il sottosegretario Gruetters -. Bisogna chiarire come sia stato possibile che siano stati fatti tanti danni senza che questo fosse notato, e come attacchi del genere possano essere evitati in futuro”.

Indagini e allarmi

La Polizia tedesca ha avviato subito un’inchiesta mentre, come riportato dai media, l’ufficio criminale del Land di Berlino ha disposto l’acquisizione degli elenchi di coloro che hanno acquistato il biglietto per i tre musei il giorno 3 ottobre. L’obiettivo, ottenere qualche testimonianza o segnalazione utile. Nel frattempo, fra i sospetti spunta qualche personaggio legato all’ultradestra ma nulla è stato ancora confermato. Resta l’attacco alla cultura e, implicitamente, l’allarme sicurezza per un’isola museale famosa in tutto il mondo.

Damiano Mattana: