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Benigni a Piazza San Pietro: “Ai bimbi dico: amate qualsiasi cosa facciate”

Il Premio Oscar in Piazza San Pietro per la Giornata dedicata ai bambini: "Rendete il mondo più bello". E scherza con Francesco

Un vero e proprio show quello di Roberto Benigni che, in Piazza San Pietro, ha preso parte alla celebrazione della Giornata dedicata ai bambini, accanto a Papa Francesco. Nemmeno il Santo Padre è stato “risparmiato” dall’ilarità del Premio Oscar che, ai più piccoli, chiede di prendere il volo: “Amate qualsiasi cosa facciate”.

Benigni incontra i bambini

“Quasi quasi per le prossime elezioni mi presento io, insieme a lei, facciamo insieme il campo largo. Mettiamo sulla scheda il nome Jorge Mario Bergoglio, detto Francesco: vinciamo subito”. È Benigni show in piazza San Pietro: nel suo monologo il premio Oscar si rivolge direttamente al Papa, dopo averlo baciato, e ai bambini protagonisti di questa prima Giornata mondiale.

“Prendete il volo, prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro, costruite un mondo migliore, noi non ci siamo riusciti. Rendete il mondo più bello: il mondo ne ha bisogno, e voi lo potete fare”, ha detto l’attore nel suo monologo. “Cercate di fare le cose belle, rendete gli altri felici, e per farlo bisogna essere felici. Siate felici, diventate l’adulto che avreste voluto accanto quando eravate bambini”.

Show in San Pietro

“Pieno di gioia come un cocomero”. Benigni dice di trovarsi a suo agio in Vaticano, “lo Stato più piccolo del mondo dove c’è l’ultimo più grande del mondo, incredibile”, e spiega che da piccolo, quando gli chiedevano cosa volesse fare da grande, rispondeva “serio serio: il papa. E tutti a sbellicarsi dalle risate. Allora decisi di fare il comico, se si fossero inginocchiati avrei fatto il papa”.

“I bambini – sottolinea il premio Oscar – sono il nostro futuro, la gioia di domani, una cosa meravigliosa. Magari in mezzo a voi c’è il nuovo Michelangelo, il nuovo Galileo, la nuova Rita Levi Montalcini. O magari c’è il nuovo papa, non si sa mai. Questa è la città del Signore, il regno di Dio, tutto è possibile, anche che uno di voi diventi papa, magari il primo africano o asiatico della storia, o di Testaccio, e una donna, il primo papa donna della storia, pensate che roba”.

“Torniamo tutti bambini”

“Insieme a voi – dice ancora Benigni – siamo tornati tutti bambini, e il più piccolo è Papa Francesco, che ha tre anni e tanti giorni, è un bambino, è puro, ha la purezza, se venite a mezzanotte ha un’aura luminosa intorno perché è puro, come Campanellino di Peter Pan, ha la polvere di Papa”.

Bambini-eroi

“Ognuno di voi è un eroe, protagonista di una storia che non si ripeterà mai più: siete gli eroi della vostra vita, fate le cose difficili, più difficili sono e meglio è,. E se sbagliate non vi preoccupate, riprovate, gli errori sono necessari, utili e qualche volta anche belli”, dice l’attore nel suo monologo. “Divertitevi – aggiunge – e qualsiasi cosa facciate, amatela, non accontentatevi di fare un buon lavoro, fatelo al meglio, amate ciò che fate”. E ancora: “Vi dicono di andare avanti sicuri? Io dico l’opposto: dovete essere insicuri, più siete incerti, indecisi, scettici, dubbiosi e meglio è, l’incertezza è più bella. Chiedete aiuto e non abbiate paura, come diceva Papa Wojtyla, perché siamo tutti insieme”.

Il saluto di Benigni al Papa

“Un saluto affettuoso a tutti i bambini, ai malati, alle mamme, ai babbi, ai nonni, agli accompagnatori, ai cardinali, alle persone importanti, al sindaco di Roma, al signor presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ho salutato quelli importanti… non manca nessuno… C’è qualcun altro da salutare?”, così ha scherzato Benigni in apertura del suo monologo. E poi, rivolgendosi al Papa: “Santità! Ma lei è qui, a portata di mano e di cuore, vorrei stringerla, baciarla, non so come dimostrarle affetto, amore, potrei ballare un tango qua davanti. Ma prima di entrare due guardie svizzere mi hanno detto: lei può fare qualsiasi cosa qui, solo una cosa non può fare, toccare il Papa. Ma da quando me l’hanno detto ho voglia di fare solo quello”, aggiunge sorridendo.

“Un bacio però glielo posso dare, a che servono i baci se non si danno? È un bacio che arriva da tutti loro, che ne vale centomila”, aggiunge prima di avvicinarsi a Francesco e di baciarlo.

Fonte: Ansa

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