La nazionalista Michelle O’Neill è entrata nella storia diventando la prima ministra repubblicana dell’Irlanda del Nord dopo che il governo è tornato al lavoro al termine di due anni di boicottaggio da parte del Partito unionista democratico (Dup).
La nomina ufficiale
O’Neill, 47 anni, leader del Sinn Fein a Belfast, è stata ufficialmente nominata sabato dopo che nei giorni scorsi era stato raggiunto un accordo per sbloccare lo stallo politico e ritornare alla formazione di un governo locale di unità nazionale tra i repubblicani dello Sinn Fein (che hanno vinto le elezioni nel 2022) e gli unionisti fedeli a Londra. O’Neill guiderà l’esecutivo insieme a Emma Little-Pengelly, un’unionista democratica che è stata nominata vice primo ministro, una carica con pari poteri ma meno prestigio.
Lo stallo
Le istituzioni della provincia sono state bloccate per due anni a causa di un boicottaggio da parte degli unionisti del Dup, contrari agli accordi commerciali post-Brexit, che hanno denunciato come una minaccia per il posto dell’Irlanda del Nord nel Regno Unito. Negli ultimi due anni gli affari quotidiani sono stati gestiti dall’amministrazione e da Londra. Dopo mesi di negoziati con il governo britannico, questa settimana gli unionisti hanno annunciato la decisione di porre fine al loro boicottaggio. Lo stallo è stato superato e suggellato da un documento d’intesa fra le opposte fazioni nordirlandesi elaborato, mediato e garantito dal governo centrale conservatore britannico di Rishi Sunak; ed è stato accolto dai repubblicani dello Sinn Fein come la premessa “di una nuova alba” a Belfast.
Riconciliazione
Di fronte all’assemblea parlamentare di Stormont Palace a Belfast, la first minister ha evitato il trionfalismo e non ha fatto alcun riferimento esplicito alla riunificazione dell’Irlanda nel suo discorso che si è concentrato invece sulla riconciliazione e sulle questioni di fondo. “Da qualunque parte veniamo, qualunque siano le nostre aspirazioni, possiamo e dobbiamo costruire il nostro futuro insieme”, ha detto. “Dobbiamo far funzionare la condivisione del potere perché collettivamente abbiamo il compito di guidare e realizzare i nostri obiettivi per tutto il nostro popolo, per ogni comunità”. La nomina di un primo ministro repubblicano rappresenta “una nuova era” inimmaginabile per le generazioni precedenti, cresciute con la discriminazione dei cattolici, ha proseguito.
McDonald (Sinn Fein): “Vittoria per tutti”
Al suo arrivo a Stormont, la leader dello Sinn Fein a Dublino, Mary Lou McDonald, ha detto che il governo nordirlandese “non potrebbe essere in mani migliori”. “Oggi è una vittoria per tutti, la dimostrazione che uguaglianza e inclusione sono all’ordine del giorno”, ha aggiunto.
Fonte Ansa