Bayern, sei proprio bello. I tedeschi, in un Da Luz deserto per l’emergenza Covid, con la morte nel cuore per chi ci ha lasciato in questa drammatica pandemia, conquista la sua sesta Coppa dei Campioni/Champions League. Battuto in una bellissima finale il Psg. Decide Coman, l’ex Juve, che Flick inserisce a sorpresa al posto di Perisic ed è ripagato con la moneta giusta. Trionfo Bayern, meritato, ma bravo al Psg che fino alla fine ci ha provato.
Bayern e Psg
Nella notte di Lisbona, anche un pezzo d’Italia, visto che a dirigere la finale c’è Daniele Orsato, coadiuvato dalla sua squadra tricolore. Nel Bayern, come detto,l’unica novità è rappresentata dall’impiego di Coman al posto di Perisic, mentre nel Psg Icardi, dopo la non brillante prestazione in semifinale va in panchina insieme a Marco Verratti appena recuperato ma non in grado di partire dal primo minuto. Flick schiera i suoi con il solito 4-2-3-1. Tra i pali Neuer, Kimmich, Boateng, Alaba e Davies sulla linea difensiva, quindi Thiago Alcantara e Groetzka davanta alla difesa. Gnabry, Muller e Coman alle spalle di Lewandowski. Tuchel invece propone il tradizionale 4-3-3, con Mbappé, Neymar e l’esplosivo Di Maria in prima linea. In mezzo Herrera e i due ex romanisti Marquinhos e Paredes. Tra i pali Keylor Navas, uno che sa come alzare una coppa, avendone vinte tre di fila con il Real Madrid, Kehrer, Kimpembe, Thiago Silva e Bernat nei quattro di difesa.
Match equilibrato
Una finale tutta spettacolo, ritmi alti, con i tedeschi che partono aggressivi in mezzo per non dare aria alle folate dei francesi, con Thiago e Goretza che fanno sentire il loro peso. Neymar gioca centrale con Mbappé e Di Maria esterni, Marquinhos ed Herrera giocano però attenti, mentre Kehrer a destra spinge con continuità. Due occasioni per parte nella prima frazione a testimonianza di un equilibrio costante. Il Bayern a volte si specchia nella sua bellezza e concede qualcosa in fase di controgioco, l’arma prediletta dai parigini che in campo aperto fanno paura. Così la prima occasione è per i francesi, con Neymar che scappa e rasoterra con mancino trova un super Neuer, prima bravo a chiudere sulla conclusione ravvicinata del brasiliano, poi provvidenziale a metterci una mezza sul cross dello stesso Neymar che intendeva servire in mezzo Mbappé.
Bavaresi ispirati
La partita si accende, Lewandowski centra il palo, Di Maria calcia alto da buona posizione. Flick perde Boateng che non era al meglio, dentro Sule. Sul fronte opposto è monumentale la prova di Silva che si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. L’azione tedesca parte sempre da dietro ed a volte diventa un fraseggio estremamente pericoloso. Lewandowski è ispirato, come sempre, ma sulla sua girata di testa trova Navas reattivo. Finale di tempo acceso, con il Bayern che sbaglia clamorosamente l’uscita, palla in area per Mbappé, triangolo stretto con Herrera e destro da appena quattro metri basso e centrale. Neuer ringrazia. Coman fa le cose che Flick gli chiede, sfrutta gli spazi, è abile nell’uno contro uno, tanto che se ne va a Kehrer, contatto in area che Orsato e Var giudicano non da calcio di rigore tra le proteste dei tedeschi.
Guizzo di Coman
Nonostante un giorno in meno di riposo, il Bayern sembra averne di più sul piano fisico e riparte nella ripresa con lo stesso slancio con il quale aveva iniziato la gara. Animi che si accendono con Gnabry e Peredes che non se le mandano a dire. Bayern che tiene più il pallone, il Psg controlla ma la manovra tedesca è avvolgente. Kimmich raccoglie una palla vacante sul versante destro e la mette in mezzo con un tocco morbido. Abile Lewandowski a spostare su di lui l’attenzione. Da dietro arriva Coman che stacca benissimo anticipando Kehrer, colpo di testa vincente sul secondo palo, può nulla Navas: 1-0 Bayern.
Il Psg accusa il colpo, i tedeschi lo leggono negli occhi dei francesi che affondano e sfondano con irrisoria facilità in particolare sulla sinistra dove Coman manda ai pazzi il suo angelo custode, Kehrer, e Thiago salva sulla linea ancora su Coman il possibile 2-0. Fuori Paredes, dentro Verratti in un Psg provato che vuole però rialzarsi. Ma il Bayern è in salute e fiducia. Flick cambia per dare più sprint e il colpo di grazia ai francesi. Fuori Gnabry e Coman, a sorpresa visto che l’ex Juve ha ancora birra in corpo, dentro Coutinho e Perisic.
Bayern campione
Il Psg capisce che è il momento di stringere, avanza il baricentro: Marquinhos ha sul piede la palla del pari, Neuer si salva con esperienza. Draxler per Herrera con il Psg che ci crede, Mbappé va giù in area, qualche dubbio rimane, Orsato è vicino all’azione e fa proseguire. Che finale al Da Luz con Tuchel che gioca negli ultimi dieci minuti il tutto per tutto: fuori Bernat e Di Maria, dentro Kurzawa e Choupo Moting. Il Psg perde lo smalto, la reazione è nervosa, il Bayern controlla. Tolisso per Thiago, ultimo cambio tedesco. Francesi che attaccano con la forza della disperazione, Neuer chiude con tempismo su Mbappé che però era in offside. Cinque di recupero, Choupo si divora il pari dopo un assist di Neymar e più nulla. E quando Orsato fischia la fine, il cielo sopra Lisbona si tinge di rosso Bayern. Sesta Champions conquistata dai tedeschi. La gioia tedesca, il dolore francese che è andato vicino al primo storico trionfo. Ma non è bastato. Ma è stata una grandissima finale, vinta dalla squadra più abituata a certe partite. Per il Psg le prove generale per riproporsi la prossima stagione. Ma stasera, in Baviera, scorrono fiumi di birra. Il Bayern è sul tetto d’Europa.
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