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Bambini: aumentano i danni agli occhi per contatto con i gel disinfettanti

TITOLO Bambini: aumentano i danni agli occhi per contatto con i gel disinfettanti SOTTOTITOLO Documentato in Francia l'aumento delle infezioni nei casi in cui i dispenser sono posizionati altezza del viso

Con la pandemia i gel igienizzanti per le mani si utilizzano molto di più e spesso i dispencer sono posti all’altezza di un metro, che per un adulto medio corrisponde più o meno alla vita mentre per un bambino è in alto, a livello degli occhi. È così che, come conseguenza, è stato documentato in Francia un aumento dei casi di bambini con problemi talvolta anche gravi agli occhi legati all’esposizione a sostanze chimiche pericolose contenute in questi prodotti.

Lo studio di Oftalmologia

Uno studio, guidato dall’Hopital Fondation Adolphe de Rothschild e pubblicato su Jama Opthalmology ha evidenziato infatti che ci sono stati sette volte più casi tra i bambini di esposizione degli occhi a sostanze chimiche pericolose nel disinfettante per le mani tra il 1 aprile e il 24 agosto 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (232 rispetto che 33), secondo i dati del Centro antiveleni francese. Allo stesso modo, nello stesso periodo, 16 bambini sono stati ricoverati in un ospedale specializzato in oftalmologia pediatrica, rispetto a un solo ragazzo nel 2019. Due casi gravi hanno richiesto un intervento chirurgico per trapiantare il tessuto nelle cornee.

L’allarme per i bambini con meno di 4 anni

I casi ospedalieri riguardavano tutti bambini di età inferiore ai 4 anni: anche per questo i ricercatori francesi ritengono che proprio l’altezza alla quale sono posizionati i dispencer nei luoghi pubblici, a livello degli occhi dei piccoli, possa aver avuto un’influenza. Nel 2020, infatti, 63 casi di esposizione a sostanze chimiche dei gel igienizzanti si sono verificati in un luogo pubblico, mentre non ne è stato segnalato nessuno nel 2019. “In tutti i Paesi – concludono i ricercatori – è richiesta cautela nel posizionare gli erogatori in luoghi pubblici, oltre a illustrazioni informative che sottolineano il rischio di esposizioni involontarie nei bambini, per prevenire ulteriori gravi lesioni oculari”.

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