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Ballottaggi, 101 Comuni alle urne

Sfide centrali nei 14 capoluoghi, tra i quali Bari, Perugia e Firenze. Urne aperte fino alle 23 e, lunedì, dalle 7 alle 15

Centouno Comuni, tra i quali 14 capoluoghi, tornano alle urne per la tornata elettorale dei ballottaggi. Particolarmente attesi i risultati nelle città di Firenze, Bari e Perugia. L’obiettivo della maggioranza è confermare i buoni risultati delle Europee, mentre il Centrosinistra punta a rafforzare le 10 vittorie al primo turno nei vari capoluoghi chiamati al voto.

Ballottaggi, urne aperte fino alle 23

Urne aperte in 101 comuni per il secondo turno delle amministrative. Le sfide principali ai ballottaggi saranno quelle di Firenze, Bari e Perugia ma da seguire anche quelle di Campobasso e Potenza oltre a quelle di Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino. Oggi i seggi resteranno aperti fino alle 23 per poi, lunedì, riaprire alle 7 e chiudere alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede. Domenica alle 7 riaprono i seggi in 101 comuni per il secondo turno delle amministrative.

Le sfide principali

Tornata di ballottaggi in cui il centrosinistra, che ha vinto al primo turno in 10 capoluoghi, punta al bottino pieno mentre il centrodestra, che ha incassato 5 capoluoghi quindici giorni fa, cerca di ribaltare il risultato o di accorciare le distanze. Le sfide principali saranno quelli di Firenze, Bari e Perugia ma da seguire anche quelle di Campobasso e Potenza oltre a, sempre per eleggere i nuovi sindaci, quelle di Lecce e Caltanissetta. In tutto sono 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino.

Ballottaggi, la mezza giornata

Domenica le urne resteranno aperte fino alle 23 per poi, lunedì, riaprire alle 7 e chiudere alle 15 quando partirà subito lo spoglio delle schede. La macchina organizzativa non sembra avere registrato intoppi e il primo elemento da analizzare sarà quello dell’affluenza. Nell’election day dell’8 e 9 giugno il dato complessivo, per le elezioni europee, si è fermato al 49,6% che rappresenta la percentuale più bassa di sempre. Per il voto “territoriale” però le cifre erano state ben diverse con oltre il 62% dell’elettorato che si è recato ai seggi. Nelle tre città capoluogo di regione la sfida, in alcuni casi, si giocherà sul filo dei voti.

Firenze

Per la corsa a Palazzo Vecchio, a Firenze, la candidata Sara Funaro, forte del 43% ottenuto due settimane fa, affronterà il candidato del centrodestra Eike Schmidt, arrivato al 32,86% . La Funaro nei giorni scorsi ha incassato l’appoggio del candidato degli M5s, Lorenzo Masi, e della candidata di Iv, Stefania Saccardi mentre il suo avversario potrà contare sul sostegno della ‘ricostituita’ Dc fiorentina e Toscana.

Bari

A Bari va in scena il campo largo dopo che il candidato del Pd, Vito Leccese, che al primo turno ha ottenuto il 48% dei voti, ha stretto accordo con Michele Laforgia che al primo turno era il candidato dei Pentastellati e di Avs. La sfida è a Fabio Romito che quindici giorni fa si è fermato al 29% ma spera nella rimonta facendo leva sugli indecisi.

Perugia

Per la poltrona a primo cittadino di Perugia, la partita è decisamente aperta e comunque vada da lunedì il capoluogo umbro avrà la prima sindaca della sua storia. Il duello è tra Vittoria Ferdinandi, appoggiata dal campo ‘larghissimo’ e Margherita Scoccia, sostenuta dal centrodestra. Al primo turno Ferdinandi è arrivata avanti di una incollatura: 49% rispetto al 48.3% della rivale.

Fonte: Ansa

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