“Ci sono due italiani tra le vittime e tre feriti”. E’ quanto affermato dal capo dell’Unità di Crisi della Farnesina, Stefano Varecchia. Il portavoce non ha comunicato le generalità dei due connazionali deceduti nell’attentato terroristico sulle Ramblas dove un furgone ha travolta la folla. Uno degli italiani deceduti è Bruno Gulotta, 35 anni. A dare la notizia della sua morte è stata la moglie Martina che, come riportato dall’Agi, ha telefonato ai colleghi del marito per comunicare la notizia. L’altra vittima è un giovane ingegnere di Bassano del Grappa, Luca Russo, 25 anni, in vacanza nella città catalana con la fidanzata, rimasta ferita in modo non grave. Dei tre italiani feriti, due sono già stati dimessi mentre uno è ancora ricoverato in ospedale. Intanto è morta una delle donne ferite nella notte a Cambrils, portando a 14 il bilancio delle vittime
La moglie di Gulotta: “E’ morto davanti ai suoi figli”
Come riportato dall’agenzia di stampa Agi, è stata la moglie Martina a comunicare il decesso di Bruno ai colleghi. La donna ha contattato ieri la Tom’s Hardware Italia, la ditta di Legnano dove Gulotta lavorava e ha comunicato la tragica notizia. Ha raccontato che la famiglia stava passeggiando sulla Rambla. Lei teneva il figlio più piccolo, di un anno, in un marsupio agganciato al busto. Bruno Gulotta la precedeva tenendo per mano l’altro figlio, di cinque anni. All’improvviso è spuntato il furgone del terrorista e Bruno è stato investito in pieno. Martina ha fatto in tempo ad afferrare il bambino che il padre teneva per mano e trascinarlo via, salvandolo. Bruno, invece non è riuscito ad evitare la vettura ed è morto sotto lo sguardo dei suoi bambini.
#Barcellona Italia ricorda Bruno Gulotta e Luca Russo e si stringe attorno alle loro famiglie La libertà vincerà la barbarie del terrorismo
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 18 agosto 2017
Un minuto di silenzio per le vittime
Sono migliaia le persone che sono accorse in Plaza Catalunya, nel cuore di Barcellona, per un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’attacco terroristico. Presente anche il Re Felipe VI, il premier spagnolo Mariano Rajoy e il presidente della Generalitat della Catalogna Carles Puidgemont. Hanno partecipato anche il sindaco di Barcellona, Ada Colau e i leader di tutti i principali partiti spagnoli. Il termine del minuto di silenzio è stato segnato da un fragoroso applauso nato dalla folla, fra le grida “No tengo miedo“, (non ho paura, ndr).