Attacco a Rafah, Hamas si sfila dai negoziati

Rafah Gaza

Foto di Emad El Byed su Unsplash

Durissima la condanna internazionale per l’attacco israeliano sull’area di Rafah, nella Striscia di Gaza. Un territorio sul quale era stato posto il divieto, per Israele, di un’offensiva via terra, di fatto attesa come prossimo e decisivo passo del conflitto in atto con Hamas ma fortemente criticata dalla Comunità internazionale. Nonostante questo, Rafah è stata colpita da un attacco aereo, che ha provocato un bilancio complessivo di 45 morti. L’Onu ha chiesto un’indagine approfondita sull’accaduto, mentre Hamas interrompe i negoziati relativi agli ostaggi.

Attacco a Rafah, stop di Hamas ai negoziati

Hamas ha fatto sapere ai mediatori dell’Egitto, del Qatar e degli Usa che non parteciperà ai negoziati per un accordo di tregua e scambio di ostaggi a causa del raid israeliano a Rafah. Lo hanno riferito fonti della fazione islamica ad Haaretz.

L’Onu chiede a Israele un’indagine “approfondita e trasparente” sui civili uccisi a Rafah e di “adottare misure immediate per proteggere meglio i civili”. Lo ha detto il coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland.  “Condanno gli attacchi aerei israeliani della scorsa notte che hanno colpito le tende degli sfollati – ha precisato – Anche se l’Idf ha detto di aver colpito un’installazione di Hamas e di aver ucciso due militanti del gruppo durante gli attacchi, sono profondamente turbato dalla morte di così tante donne e bambini”.

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