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Attacco hacker a diversi siti italiani

Tra gli obiettivi del collettivo filorusso Killnet, che ha rivendicato l'accaduto, anche le pagine web del Senato e del Ministero della Difesa

Un attacco informatico a diversi siti italiani, tra cui quello del Senato e della Difesa, da parte di hacker russi, rivendicato dal collettivo filorusso Killnet. Su Telegram il collettivo ha pubblicato una serie di indirizzi che sarebbero stati violati, con l’indicazione “attacco all’Italia“. Nell’elenco compaiono, oltre a Senato e Difesa, Scuola alti studi di Lucca, Istituto superiore di Sanità, Portale Kompass, Infomedix  e Aci. Dopo quello del Senato, sono tornati raggiungibili anche i siti della Difesa, dell’Istituto superiore di sanità, di Infomedix e della Scuola alti studi di Lucca. Secondo quanto si apprende, l’attacco all’Italia è stato condotto dalla stessa squadra di hacker – detta Mirai – che la settimana scorsa ha attaccato siti romeni e lettoni mentre l’attacco ai portali tedeschi e polacchi sarebbe stato condotto da una squadra del collettivo Killnet denominata ‘Jacky’. Gli obiettivi polacchi e tedeschi presi di mira avrebbero però reagito meglio agli attacchi degli hacker in quanto protetti da sistemi contro gli attacchi Ddos, a differenza di quelli italiani.

Le indagini

Indagini sono in corso da parte della Polizia. Al lavoro gli esperti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic), la struttura della Polizia Postale che si occupa proprio della gestione degli attacchi a enti pubblici e aziende private italiane.

Senato

L’attacco informatico al sito del Senato c’è stato, ma non ha comportato danni ai sistemi e nessuna perdita di dati e, secondo quanto si apprende dai senatori questori di Palazzo Madama, è rientrato. Secondo quanto ricostruito finora, nel pomeriggio ci sono stati molteplici e simultanei tentativi di accesso al sito, ma senza ripercussioni. Ora il sito è raggiungibile, collegandosi dall’esterno.

La Difesa

In riferimento alla notizia circolata circa l’impossibilità di raggiungere il sito internet www.difesa.it, lo Stato Maggiore Difesa precisa che la “stessa è dovuta ad attività di manutenzione da tempo pianificata, in atto sul sito”.

L’account Instagram

Tra gli account violati oggi dall’attacco hacker rivendicato dal collettivo filorusso Killnet c’è anche il profilo Instagram di Marta Fascina, deputata di Forza Italia e attuale compagna del leader azzurro, Silvio Berlusconi. A quanto si apprende le sue storie, circa un migliaio, vengono sostituite con alcuni annunci pubblicitari.

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