Roma, errori fatali
All’Olimpico, è festa Leverkusen, al quarantasettesimo risultato utile consecutivo. I rossoneri di Xabi Alonso mettono in discesa la qualificazione alla finale, passando per 2-0 in una partita che la Roma ha giocato bene per venti minuti, colpito una traversa con Lukaku, costruito una buona opportunità con Pellegrini, prima dell’errore fatale di Karsdorp che appoggia lento a Svilar permette l’inserimento di Grimaldo che al limite scarica su Wirtz che tutto solo deve solo soffiare sul pallone per spingerlo in rete. La Roma si sgonfia e fatica a ritrovare il bandolo della matassa. La musica non cambia nella ripresa, l’imprecisione sotto misura frena la rincorsa giallorossa. E proprio quando il Bayer sembra aver rallentato, ecco il raddoppio. Un lampo, una magia di Andrich che raccoglie un pallone al limite, lo addomestica, poi fa partire un tiro a giro che si infila all’angolino dove Svilar può nulla: 2-0 e qualificazione che passa nelle mani dei tedeschi
Atalanta indenne a Marsiglia
Al Velodrome di Marsiglia si gioca in una bolgia, ma l’Atalanta non soffre l’ambiente oltre misura e chiude con un pareggio (1-1) che lascia aperte le porte della finale da centrare tra sette giorni al Gewiuss di Bergamo. Tutto nel primo tempo, con Scamacca che zittisce i tifosi francesi firmando in avvio il vantaggio bergamasco. Koopmeiners allarga bene per il centravanti nerazzurro che da fuori infila con un diagonale imprendibile Pau Lopez. Ma il Marsiglia è squadra tosta e a stretto giro si rimette in corsa, prima Kolasinac salva a porta vuota dopo un’uscita a vuoto di Musso, poi, arriva il pari con Mbemba che conclude dalla distanza, anche stavolta Musso rimane impietrito e palla che si insacca alle sue spalle. Il Marsiglia aumenta i giri del motore, con Ederson che salva in scivolata sull’ex Roma Veretout. La partita si apre e il Marsiglia allo scadere fallisce una ghiottissima occasione con Aubameyang che calcia fuori da buonissima posizione. Nella ripresa la gara non scende di intensità, con il Marsiglia ad attaccare e la Dea a contenere con ordine. Alla fine è 1-1, si decide tra sette giorni in casa della Dea.
Cuore Fiorentina
Lo scorso anno contro il Basilea era andata male con una sconfitta poi ribaltata nella gara di ritorno. Stavolta la Fiorentina, nell’andata delle semifinale di Conference, si impone in pieno recupero (3-2) al Franchi contro il Bruges. Non bastano i gol di Sottil in avvio e Andrea Belotti perché i belgi la riprendono con un rigore di Vanaken e con Rodriguez. Poi, il gran finale viola con il gol di Nzola al primo di recupero. Ed è un gol pesante, da difendere con i denti al ritornoin Belgio.