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AstraZeneca, altra sforbiciata: tagli alle forniture di vaccino all’Ue

L'industria farmaceutica anglo-svedese annuncia nuove riduzioni nelle forniture: 30,1 milioni di dosi entro marzo, un terzo rispetto agli obblighi previsti

Nuovo annuncio di AstraZeneca e, come accaduto nelle scorse settimane, non sono buone notizie. L’industria farmaceutica anglo-svedese ha fatto sapere che le forniture di vaccino anti-Covid all’Unione europea subiranno un ulteriore taglio. Si tratta di fatto dell’ufficializzazione di una notizia circolata giĆ  nella giornata di ieri, anticipata dall’agenzia Reuters. “AstraZeneca – recita il comunicato – ĆØ dispiaciuta di annunciare carenze nelle spedizioni pianificate di vaccini contro il Covid-19 all’Unione europea, nonostante il lavoro instancabile per accelerare le forniture”.

L’annuncio di Draghi

Una notizia che fa rumore non tanto per l’annuncio in sĆ©, non diverso da quello arrivato qualche settimana fa e “giustificato” con le difficoltĆ  nel tenere il passo con le esigenze, bilanciandole con le capacitĆ  di produzione. A dar da pensare ĆØ piĆ¹ che altro l’annuncio fatto ieri dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, che aveva indicato i vaccini come l’unico strumento sul quale fare reale affidamento per venire fuori dall’emergenza. Anzi, invitando tutti a superare gli scetticismi, il premier aveva parlato di una “campagna vaccinale di rinnovata intensitĆ ”. Dando a intendere un potenziamento della vaccinazione di massa.

La frenata di AstraZeneca

Ora, invece, AstraZeneca rallenta i motori. La stessa Reuters, nella giornata di ieri, aveva parlato di un’imminente scorciata alle forniture. Riportando notizia di alcuni documenti sottoscritti e condivisi con i funzionari europei il 10 marzo scorso. In tali dossier, si sarebbe annunciata la consegna di 30,1 milioni di dosi entro la fine del mese corrente e di altre 20 milioni ad aprile. Un numero che costituisce circa un terzo degli obblighi contrattuali e addirittura il 25% in meno rispetto a quanto promesso il mese scorso. Ovvero 40 milioni di dosi entro marzo, giĆ  meno delle 90 milioni di dosi promesse.

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