Assassinio di Shinzo Abe: si dimette il capo della polizia giapponese

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Il capo della polizia giapponese, Itaro Nakamura, ha annunciato le sue dimissioni, facendosi carico delle responsabilità legate all’assassinio dell’ex premier Shinzo Abe. Lo ha annunciato lo stesso Nakamura, commissario generale dell’Agenzia nazionale di polizia, in una conferenza stampa, come riferito dalla Kyodo, dedicata ai risultati dell’indagine sulle lacune della sicurezza durante il comizio elettorale tenuto da Abe nella città di Nara.

Cosa è successo

Abe era impegnato in un comizio ed era attorniato da centinaia di persone quando un uomo ha esploso almeno due colpi di fucile alle sue spalle e a distanza ravvicinata, colpendo l’ex premier alla schiena e forse al collo. Abe si è accasciato al suolo, sanguinando dal collo. L’ex premier era stato ricoverato in stato di arresto cardiorespiratorio circa 15 minuti dopo la sparatoria. Il primo ministro Fumio Kishida aveva detto subito che Abe era “in gravi condizioni”. Per i media locali, che citano le autorità, l’ex premier “non mostrava segnali vitali” nei primi esami fatti sulla funzionalità di cuore e polmoni. Poi, il decesso.

Arrestato un 41enne, ex membro della Marina

Il presunto responsabile della sparatoria è un uomo di 41 anni, Tetsuya Yamagami, originario della zona in cui è avvenuto l’attentato. Yamagami è un ex membro delle Forze di autodifesa marittime, la Marina nipponica. L’uomo arrestato aveva deciso a uccidere Abe perché “provava risentimento personale” nei confronti dell’ex premier.

I funerali di Stato

Per onorare la figura dell’ex premier Shinzo Abe, i funerali di Stato verranno organizzati il prossimo autunno. Lo ha detto il capo dell’esecutivo, Fumio Kishida, durante una conferenza stampa, spiegando che l’evento servirà ad affermare con determinazione i principi di difesa della democrazia. L’ultima volta che si è svolto un memoriale di Stato in Giappone è stato nel 1967, alla morte dell’ex primo ministro Shigeru Yoshida che guidò la nazione al termine della Seconda guerra mondiale, quando il Paese usciva stremato dal conflitto.

Manuela Petrini: