Piccola e fragile, l’Argentina che non brilla al cospetto dell’Australia, ma alla fine la spunta e vola ai quarti. Finisce 2-1 con reti di Messi e raddoppio di Alvarez con la complicità del portiere australiano, con la formazione di Arnold che rientra in partita nella parte discendente del match con l’autorete di Enzo Fernandez. Alla fine fa festa l’Argentina, senza imprimere alla gara un timbro indelebile.
Messi, che show
Scaloni cambia ancora, lasciando in panchina l’acciaccato Di Maria e il deludente Lautaro. Così davanti ci sono Alvarez e il ritorno del Papu Gomez con Messi nel triangolo offensivo. Fuori anche Paredes dai primi undici. È un monologo dell’Albiceleste che però impiega quasi tutta la prima frazione per venirne a capo. Maglie strette, quella della difesa australiana, difficile trovare varchi. Il vantaggio nasce poco dopo la mezz’ora di gioco, con una conclusione maligna da dentro l’area di Leo Messi, Ryan è battuto per l’1-0 Argentina. Esplode la gioia della Pulce che segna il primo gol in un mondiale nella fase ad eliminazione diretta. Ed ancora, la millesima presenza in carriera. Meglio di così non poteva andare.
Autorete Fernandez, ma passa l’Argentina
Partita che non decolla neppure nella ripresa, con l’Argentina che continua a faticare e per trovare il raddoppio ad una manciata di minuti dall’inizio della ripresa, serve una topica clamorosa del portiere australiano Ryan che perde palla in maniera goffa, lasciandola nei piedi di Alvarez, con l’attaccante del Manchester City che la mette dentro: 2-0. Messi continua a deliziare con le sue giocate, ma l’Argentina non sfonda. Lo fa invece l’Australia che non si dà per vinta e la riapre a quindici dalla fine con Goodwin con una conclusione potente da fuori area, con leggera deviazione di Enzo Fernandez che spiazza anche il proprio portiere. Finale che si infiamma, ma cambia nulla. Vince l’Argentina. Ai quarti l’attende l’Olanda.