Suo figlio Leonardo Muratovic è stato ucciso la scorsa notte ad Anzio. Lui ha accoltellato due buttafuori del locale in cui si è consumata la tragedia dopo la loro convocazione in commissariato. Si allarga il dramma della città del litorale laziale: l’uomo è stato fermato dagli agenti del commissariato dinnanzi al quale ha aggredito i due inservienti del locale, rispettivamente di 30 e 57 anni. I quali si trovano in ospedale, dove sono state prestate le cure del caso. L’aggressore era il padre del pugile 25enne che, nella notte, era stato assassinato a coltellate nella celebre via della movida. Il ragazzo, dopo aver chiesto aiuto, si era accasciato già privo di conoscenza nel momento in cui stavano arrivando i soccorsi, per poi spirare in ospedale. Sul caso è stata avviata un’indagine dalla Procura di Velletri. I due buttafuori erano stati convocati proprio nell’ambito dell’inchiesta.
La rissa ad Anzio
Sul luogo del delitto sono arrivati gli agenti del commissariato di Anzio per i primi rilevamenti. Secondo le prime ricostruzioni, tramite l’aiuto delle telecamere di sorveglianza e le testimonianze degli avventori, il fatto si sarebbe verificato attorno alle 2 di notte. Ancora poco chiara la dinamica dell’omicidio: tutto sarebbe scaturito da una lite poi degenerata in rissa all’interno di un noto locale, dove due gruppi sarebbero giunti a contatto fino all’allontanamento da parte dei buttafuori. La lite è proseguita anche all’esterno, in una strada del lungomare frequentata anche da famiglie, fino all’accoltellamento del 25enne, pugile di Aprilia. Il responsabile ha fatto poi perdere le proprie tracce.
Anche i giovani amici della vittima sono stati sottoposti a interrogatorio, mentre è stata disposta la chiusura di tre locali da parte delle Forze dell’ordine. Un caso che riporta sotto i riflettori i problemi legati alla movida violenta ad Anzio.