Nella Spagna del sud continuano la siccità e circa 600 i comuni sono sottoposti a razionamento dell’acqua nelle prime ore del mattino
Catalogna e Andalusia
È allarme siccità nelle regioni meridionali spagnole dove per quasi nove milioni di persone l’acqua è già razionata. Lo si apprende dal quotidiano El Pais che accende i riflettori, in particolare, sulle zone più colpite dalla carenza d’acqua: la Catalogna e l’Andalusia, due delle destinazioni più gettonate dal turismo dopo le famose isole iberiche.
9 milioni di spagnoli
In queste due regioni, sono almeno 600 i comuni sottoposti a razionamento dell’acqua nelle prime ore del mattino per via della siccità eccezionalmente prolungata. Si tratta, di circa 9 milioni di spagnoli che già stanno facendo i conti con temperature proibitive e forniture d’acqua intermittenti.
Rubinetti chiusi
In provincia di Malaga, per esempio, alcuni piccoli comuni hanno i rubinetti chiusi tra mezzanotte e le 7 del mattino, per permettere di riempire i serbatoi comunali. Una misura bollata come “rovinosa” dai sindaci. Sulla scia dell’ondata di caldo anomalo, la Spagna ha dovuto affrontare una stagione di siccità straordinariamente prolungata e intensa.
Un’alterazione del biosistema
Un problema causato dai cambiamenti climatici che, secondo gli studiosi, sta portando a un‘evidente alterazione del biosistema soprattutto nelle regioni meridionali, con gravi ripercussioni sulla flora e sulla fauna locale. Si calcola che fino a 27 milioni di spagnoli dovranno fare i conti con la penuria d’acqua da oggi al 2050.
Fonte: Agi