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AIE, a Sacrofano il Convegno nazionale degli esorcisti italiani

Si è svolto presso la Fraterna Domus, dal 16 al 20 settembre, il Convegno nazionale esorcisti italiani. Tra i relatori, don Aldo Buonaiuto

Si è svolto dal 16 al 20 settembre 2024 presso la Casa per congressi “Fraterna Domus” di Sacrofano, in provincia di Roma, il Convegno nazionale degli esorcisti italiani dell’Associazione Internazionale Esorcisti (AIE). Primo Convegno nazionale dopo l’ultima edizione biennale del 2019, sospesa in seguito a causa della pandemia, il Convegno nazionale AIE 2024 ha visto circa 110 partecipanti tra sacerdoti esorcisti e ausiliari degli esorcisti.

Il Convegno si è aperto con il saluto di padre Francesco Bamonte, Vicepresidente dell’Associazione e l’introduzione di padre Piermario Burgo, coordinatore italiano dell’AIE nonché moderatore dei lavori, preceduta, dopo l’invocazione del “Veni Creator” e l’atto di affidamento alla Divina Misericordia, dal rinnovo della consacrazione dell’Associazione Internazionale Esorcisti all’Immacolata Vergine Maria e l’affidamento a San Michele Arcangelo, celeste patrono dell’Associazione.

Nel primo intervento in programma c’è stata, significativamente, la testimonianza di una fedele tormentata dal Maligno e seguita da Fra Benigno Palilla, esorcista dell’arcidiocesi di Palermo -Monreale. M. ha illustrato i cinque anni della sua possessione, segnata da sofferenze e prove che hanno visto come testimoni emotivamente coinvolti il marito e i figli. Nonostante episodi drammatici che hanno messo a dura prova persino l’unità della famiglia, l’assistenza spirituale dell’esorcista, le benedizioni e il cammino di conversione percorso da M. e dai suoi familiari hanno permesso un miglioramento delle sue condizioni, fino alla liberazione. Non sono mancate fasi di rinnovato inasprimento dell’azione diabolica straordinaria, ma la donna – nonostante ricadute verificatesi senza sua colpa – salda nella speranza e nella preghiera, oggi sta bene. Fra Benigno Palilla ha poi descritto un altro difficile caso di possessione diabolica, quello di R., caratterizzato da imponenti manifestazioni cutanee note alla prassi esorcistica.

Martedì 17 settembre, padre Piermario Burgo, esorcista e canonista della arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, ha presentato un’articolata relazione sul Rituale degli Esorcismi, delineato sul piano testuale a partire dall’apposita sezione all’interno del Rituale Romano di Paolo V (1614) fino alle riforme liturgiche intervenute nel XX secolo in seguito al Concilio Vaticano II; rielaborazione culminata nel nuovo “Rito degli esorcismi e preghiere per circostanze particolari” (“De exorcismis et supplicationibus quibusdam”, abbrev. DESQ) approvato sotto il pontificato di S. Giovanni Paolo II (1998). Molti i temi toccati da padre Burgo: la fede dell’esorcista e delle altre persone ammesse al rito; i criteri di riservatezza e discrezione; il discernimento e l’accompagnamento; il significato della liturgia come manifestazione del Signore e la necessità che l’assemblea sia animata da prudenza e sapienza che procedono dalla fede; il delicato tema interreligioso, sollecitato anche dai fenomeni migratori in atto; il sentimento di gioia e non di cupezza che anima la celebrazione del Rito, nel quale si restituiscono alla vita i tribolati per causa del demonio; le proposte di miglioramento del DESQ.

La relazione di Valter Cascioli, medico, psicoterapeuta, specializzato in Psicologia clinica, dal titolo “Il ‘cavallo selvaggio’. Considerazioni riguardo all’ipnosi ed altri fenomeni di trance”, ha illustrato i dati di pericolosità e i rischi derivanti dalle tecniche di ipnosi regressiva correlandole alla possibilità di esposizione all’azione diabolica straordinaria di quei soggetti che, in determinati contesti sociali, legati anche alla medicina alternativa e alle terapie olistiche, si sottopongono a queste pratiche.

Nell’intervento successivo il Vicepresidente padre Francesco Bamonte con il giornalista, antropologo e portavoce dell’Associazione Alberto Castaldini, autori del recentissimo volume-intervista “Il fascino oscuro di Halloween. Domande e risposte”, edito dalle Paoline, hanno ricostruito le origini, i risvolti e le conseguenze di questa festa di importazione anglo-sassone radicata in Italia da più di trent’anni. Halloween ha origini arcaiche e derive contemporanee. Sul sostrato pagano della festa di Samhain, centrale nel calendario celtico poiché sanciva il passaggio dall’estate all’inverno, rimossa la memoria cattolica di Ognissanti, oggi si è sviluppato un rito collettivo e consumistico che esalta il macabro, l’orrore e la morte, veicolando pericolosamente contenuti neopagani in una società segnata da secolarizzazione e relativismo. Gli autori del libro hanno ricordato che Halloween è una ricorrenza centrale anche nel calendario satanista, tanto da diventare occasione per introdurre le giovani generazioni all’occultismo in tutte le sue forme. Sul piano educativo e pastorale andrebbero invece recuperate la solennità di tutti i Santi e la commemorazione dei Defunti nella prospettiva di educazione al bello e alla speranza, in una condivisione parrocchiale e comunitaria che potrebbe passare anche dal recupero delle tradizioni del nostro Paese.

Un collegamento da remoto coi registi Giovanni Ziberna e Valeria Baldan ha aggiornato i partecipanti sulla diffusione del film-documentario “Libera nos – Il trionfo sul male” (2022) nelle sale cinematografiche italiane ed estere. Prodotto da Sine Sole Cinema è il primo film-doc sul ministero dell’esorcismo, che si è avvalso del patrocinio e della supervisione dell’AIE.

Mercoledì 18 settembre, la relazione di don Marcello Lanza, esorcista della diocesi di Acerra, studioso di teologia spirituale e coordinatore della formazione degli esorcisti della Campania, ha affrontato il tema dell’Inferno come autoesclusione dell’uomo dalla salvezza. Lanza ha svolto in sintesi un articolato percorso che dal testo biblico, dall’Antico e Nuovo Testamento, è infine approdato alla riflessione teologica contemporanea (von Balthasar e Rahner) e al Magistero, per concludersi nelle rivelazioni dei mistici. Un affresco vasto, a tratti caratterizzato da confronti e dibattiti teologici, ma con due temi portanti: la condizione di definitiva perdizione degli angeli caduti e la perpetuità della tragica scelta dell’umanità che, rifiutando di restare nell’amore di Cristo, si danna nella propria autoesclusione.

Padre Mario Imperatori, gesuita e professore di teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica di Napoli, nel suo intervento ha aperto interessanti quanto inquietanti squarci sull’efferatezza di alcune manifestazioni dell’esoterismo e del satanismo contemporaneo. Il relatore nel suo documentato testo, ricco di riferimenti alla cronaca internazionale, ha illustrato una lunga serie di connessioni fra le pratiche dell’occultismo, le aberranti condotte criminali e le strategie di gruppi di potere, il cui proposito è condizionare la vita sociale e politica delle nazioni.

“L’ombra delle sette nell’Intelligenza Artificiale” è stato il tema dell’ampia relazione di don Aldo Buonaiuto, esorcista della diocesi di Fabriano-Matelica e coordinatore del Servizio Anti Sette dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII (numero verde 800228866), nonché membro del Consiglio dell’AIE. L’intelligenza artificiale (IA) non rappresenta più un ambito tecnologico per specialisti. Le sue applicazioni sono sempre più diffuse nella vita quotidiana e appaiono mimetiche nei confronti del comportamento umano, fino a condizionarlo, come ad esempio nelle nuove forme di religiosità giungendo a creare e venerare veri e propri idoli parlanti. Tutto ciò presenta allarmanti contenuti di carattere etico che coinvolgono anche il ministero dell’esorcismo.

L’ultima giornata di lavori ha visto le relazioni di Beatrice Ugolini, docente di “Linguaggio occultistico-esoterico” per il Master di Criminologia dell’Università “N. Cusano” di Roma, e di don Simone Andrea De Benedittis, sacerdote e ausiliario esorcista dell’arcidiocesi di Taranto.
Beatrice Ugolini ha parlato di “Esoterismo e occultismo: fra antiche tradizioni e nuove tendenze”, evidenziando il radicamento e la diffusione di correnti e pratiche occultistiche nel nostro Paese, spesso presentate come percorsi alternativi di conoscenza. La relatrice ha sottolineato come questi ambiti risultino intrecciati con ambiti massonici di “frangia” e con gruppi satanistici. Simbologie ben precise e vincoli di appartenenza rafforzano segretezza e coesione di questi consessi.

Don Simone Andrea De Benedittis ha esaminato un significativo episodio evangelico legato a un caso di esorcismo compiuto da Gesù: quello del cosiddetto “puer lunaticus” (Mt 17,14-21; Mc 9,14-29; Lc 9,37-43), che alcuni biblisti descrivono come affetto di epilessia. Il relatore, invece, con acribia esegetica e l’attenta disamina del testo originale come del contesto ambientale, ha evidenziato la dimensione preternaturale della fenomenologia descritta dagli Evangelisti.

Il presidente dell’Associazione Internazionale Esorcisti, mons. Karel Orlita, esorcista e canonista della diocesi di Brno (Repubblica Ceca), a chiusura del convegno ha presentato ai partecipanti il bilancio di un anno di vita e attività dell’Associazione, dopo la sua elezione alla presidenza avvenuta nel corso del XIV Convegno Internazionale AIE svoltosi nel settembre del 2023. Si segnala l’intensa attività di formazione garantita dall’AIE, con Corsi e Convegni in Repubblica Ceca, Spagna, Brasile, Messico, Corea del Sud, la partecipazione dei suoi soci a convegni e conferenze nazionali e internazionali, oltre che i tradizionali convegni e corsi di formazione permanente per esorcisti e ausiliari in Italia.

L’Associazione Internazionale Esorcisti, della quale quest’anno ricorre il trentennale della fondazione e il decennale del riconoscimento del suo Statuto da parte della Santa Sede, si riconferma pertanto nella coesione dei suoi membri e nella chiarezza dei suoi scopi strumento valido ed efficace nella lotta contro il Maligno e il mondo delle tenebre, per la maggior gloria di Dio e la salvezza delle anime.

Fonte: AIE

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