Aggressione a Sidney, sette morti morti

Foto di Patty Jansen da Pixabay

Sei persone tra i feriti nell’attacco al centro commerciale Westfield di Bondi Junctions di Sydney sono morte. Così come l’aggressore, colpito da una agente di polizia sul posto. Lo ha confermato la polizia locale in conferenza stampa. In base alle indagini preliminari avrebbe agito da solo, ma non c’è ancora chiarezza sul movente, hanno dichiarato le autorità. “Per tutti noi stasera, le scene sconvolgenti di Bondi Junction vanno oltre le parole e la comprensione”, ha dichiarato il primo ministro australiano Anthony Albanese.

L’aggressione

Diverse persone sono state accoltellate in un’aggressione avvenuta in in un centro commerciale a Sydney, secondo quanto riferisce la Polizia locale. L’episodio è avvenuto nel vasto complesso del centro commerciale Westfield Bondi Junction, pieno di acquirenti del sabato pomeriggio. Testimoni oculari hanno affermato che sul posto si è scatenato il panico, con gli acquirenti che correvano per mettersi in salvo e la polizia che cercava di mettere in sicurezza l’area. Diverse persone si sono rifugiate in un supermercato, dove sono rimaste per circa un’ora. Il suono delle sirene della polizia e degli elicotteri riempiva l’aria. Le riprese delle telecamere di sicurezza trasmesse dai media locali hanno mostrato un uomo che correva per il centro commerciale con un grosso coltello e persone ferite stese sul pavimento.

Un bambino

Il canale televisivo australiano Channel 9 riferisce che c’è anche un bimbo di nove mesi fra le persone aggredite in un centro commerciale di Sydney, che è stato trasportato in ospedale. Lo scrive il Guardian. Precedentemente media avevano fatto riferimento ad un bimbo tra gli accoltellati.

Le vittime

La polizia del New South Wales ha affermato che è morta una sesta persona attaccata a coltellate nel centro commerciale Westfield di Bondi Junction, a Sydney, portando il totale di morti a 7, incluso l’aggressore ucciso dagli agenti.

Le indagini

“Dalle indagini preliminari sembrerebbe che questa persona abbia agito da sola”: lo ha affermato in conferenza stampa la polizia locale riguardo all’attacco di oggi nel centro commerciale di Sydney da parte di un uomo che ha accoltellato diverse persone, uccidendone almeno 5 prima di essere a sua volta ucciso da una agente. Le autorità hanno inoltre affermato che al momento non vi è chiarezza sul movente: “Non c’è nulla di cui siamo a conoscenza sulla scena che possa indicare un movente o un’ideologia” ha affermato in conferenza stampa il vice commissario Anthony Cooked, il quale, alla domanda di un giornalista se la polizia escludesse il terrorismo, ha detto: “Non escludiamo nulla”.

Il premier: “Scene sconvolgenti”

Il primo ministro dell’Australia, Anthony Albanese, ha espresso “shock e costernazione” per l’assassinio a coltellate di almeno cinque persone nel centro commerciale alle porte di Sydney, confermando quanto riferito dalla polizia del New South Wales, e cioè che l’aggressore, abbattuto dagli agenti, ha “agito da solo”, anche se il movente non è ancora chiaro e non si esclude ancora alcuna pista, inclusa quella del terrorismo. “Per tutti noi stasera, le scene sconvolgenti di Bondi Junction vanno oltre le parole e la comprensione”, ha commentato il premier laburista.

Tajani: “Non risultano italiani coinvolti”

“Stiamo seguendo la situazione in Australia attraverso la nostra ambasciata a Sydney e la nostra Unità di crisi. Non ci sono notizie certe” ma “al momento non ci risultano italiani coinvolti“. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando a margine di un evento di FI a Milano in merito all’attacco in un centro commerciale a Sydney. “La polizia australiana non esclude nessuna pista ma bisogna attendere le loro indagini. La nostra Unità di crisi ha inviato come facciamo sempre dei messaggi a tutti gli italiani che sono nell’area per far sì che ogni italiano possa essere aggiornato su ciò che sta accadendo”, ha aggiunto Tajani.

Fonte Ansa

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