Venti nuovi farmaci e 35 vaccini per la lotta al nuovo Coronavirus sono stati proposti alla valutazione dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) secondo la quale un vaccino si potrebbe avere “entro un anno”. Lo ha detto all’Ansa il direttore esecutivo dell’Ema, Guido Rasi, riferendo inoltre che il 18 marzo scorso si è svolto un vertice tra Ema, Fda statunitense e Icmra, la Coalizione internazionale che riunisce 17 autorità di regolamentazione dei medicinali, di cui Rasi è presidente, per fare il punto. Tra i punti emersi è che, se si corre, il vaccino si potrà avere “entro un anno”, dice Rasi.
Avigan
Giorni fa un video sul web girato da un italiano – e divenuto subito virale – mostrava un farmaco antinfluenzale (l’Avigan) che avrebbe ottenuto effetti se somministrato ai primissimi sintomi. In merito, l’Agenzia del farmaco (Aifa) ha annuncia che ne avvierà oggi, lunedì 23 marzo, la valutazione. Ieri l’Aifa si era già pronunciata sull’efficacia del farmaco, scrivendo in un comunicato: “Ad oggi non esistono studi clinici pubblicati relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco” favipiravir [nome commerciale dell’Avigan ndr] nel trattamento della malattia da Covid-19″. “Favipiravir – spiegava ieri l’Aifa – è un antivirale autorizzato in Giappone dal marzo 2014 per il trattamento di forme di influenza causate da virus influenzali nuovi o riemergenti e il suo utilizzo è limitato ai casi in cui gli altri antivirali siano inefficaci. Il medicinale non è autorizzato né in Europa, né negli Usa”. Lunedì mattina, riferisce il presidente Aifa Domenico Mantoan, “la commissione tecnico-scientifica di verifica di Aifa partirà con l’analisi e con la definizione del nuovo trial clinico del nuovo Favipiravir, l’antivirale usato in Giappone”. “Questo – precisa Mantoan – non è dovuto al fatto che è circolato questo video virale, ma Aifa è molto attenta a definire e attivare qualsiasi protocollo terapeutico necessario. In questo momento, quello che ci aiuta è soprattutto trovare farmaci antivirali”. Il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato che “verrà sperimentato anche in Veneto. Spero che da domani [oggi, ndr] si possa partire”.