L’unico dato certo, al momento, è quello dell’affluenza: circa il 69% secondo i dati diffusi dal Viminale che arrivano dal 50% dei comuni italiani. Un’inversione di tendenza rispetto alle ultime due tornate elettorali di livello nazionale, le Politiche del 2013 e le Europee del 2014.
Exit Poll
Mentre si attendono i dati reali a farla da padrone sono gli Exit Poll, tutti concordi nell’attribuire la vittoria al No, che si attesterebbe tra il 55 e il 61%. Il Sì, invece, sarebbe ricompreso in una forbice che va dal 39 al 45%. Ma, dopo la Brexit l’affermazione di Donald Trump alle Us Election, i sondaggi vanno presi con le molle.
Lega e Fi ottimiste
Attendista la corrente renziana del Pd, ottimiste le opposizioni che già chiedono a gran voce le dimissioni del premier in caso di una sconfitta della riforma. “Sfidiamo la scaramanzia e osiamo perché se vittoria sarà, sarà vittoria di popolo contro i poteri forti di tre quarti del mondo” ha detto Matteo Salvini. “Se fossero confermati questi dati sarebbe una grande vittoria dei cittadini e Renzi dovrebbe dimettersi nei successivi due minuti per andare subito a elezioni politiche”. Gli fa eco Renato Brunetta: “Renzi si deve dimettere. Questa è una grande vittoria della democrazia e se confermati i dati anche una grande vittoria del no”.
Pd in attesa
Il Pd da parte sua, per bocca del vicesegretario Lorenzo Guerini, ha annunciato per martedì la convocazione della direzione di partito per “la valutazione dell’esito del voto e le indicazioni sulle iniziative politiche da assumere”.