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L’addio di Di Maio: “Lascio il M5s, una scelta sofferta”

Il ministro degli Esteri italiano, che è stato ricevuto al Quirinale dal capo dello Stato, annuncia la scissione

Lascio il Movimento 5 stelle, una scelta sofferta“. Annuncia così davanti ai cronisti all’hotel Bernini di Roma il suo addio alla forza politica con cui è entrato in Parlamento il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che darà vita a nuovo gruppo parlamentare.

Di Maio: “Dovevamo scegliere da che parte stare”

“Dovevamo necessariamente scegliere da che parte stare della storia, con l’Ucraina aggredita o la Russia aggressore“, ha affermato Di Maio in conferenza stampa. “Le posizioni di alcuni dirigenti del M5s hanno rischiato di indebolire il nostro Paese”, ha detto. “In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità” – prosegue –  “abbiamo scelto di fare un’operazione verità, partendo proprio dall’ambiguità in politica estera del M5s”. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa”, ha continuato il ministro degli Esteri, “pensare di picconare la stabilità del governo solo per ragioni legate alla crisi di consenso è da irresponsabili”. “Davanti a questa guerra devastante, l’Europa deve essere più solidale, ce lo ricordava il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, un esempio di grande di correttezza, di senso delle istituzioni e di pacatezza che deve essere da guida per tutti noi”, ha aggiunto.

Responsabilità

“La pandemia e la guerra hanno chiamato alla responsabilità tutte le forze politiche. Anche quelle forze politiche che dicevano di essere a favore della scienza ma strizzavano l’occhio ai no vax, che dicevano di essere dalla parte della sicurezza ma si opponevano al green pass, che ospitavano la democrazia e poi erano fan di Putin. È finita l’epoca dell’ipocrisia. Chi sta provando a proporre soluzioni semplici a problemi complessi si sta distaccando dalla vita reale”, ha affermato il ministro degli Esteri.

“Nuovo percorso”

“Nessuno ha intenzione di creare una forza politica personale, ci mettiamo in cammino. Partendo dagli amministratori locali. Dovrà essere un’onda con al centro le esigenze territoriali. Non ci sarà spazio per l’odio, populismo, sovrani ed estremismi“, ha affermato Di Maio. “Da oggi inizia un nuovo percorso. Per fare progredire l’Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro”.

Il voto

“Quella di oggi è stata una giornata molto importante, al Senato è stata votata la risoluzione che rafforza il governo e il presidente Draghi che andrà al prossimo Consiglio europeo con il forte sostegno delle forze politiche che sostengono l’esecutivo. Dopo settimane di ambiguità, turbolenze e attacchi oggi siamo arrivati a un voto netto“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che oggi – secondo quanto apprende Ansa, è stato ricevuto in serata al Quirinale dal capo dello Stato Sergio Mattarella – incontrando la stampa all’Hotel Bernini di Roma. “Faccio parte del governo e credo che l’operato di Draghi sia un orgoglio e continueremo a sostenerlo con lealtà e impegno“.

I parlamentari

Oltre 60 parlamentari hanno lasciato il Movimento 5 stelle e si sono iscritti al nuovo gruppo del titolare della Farnesina. Lo riferiscono deputati e senatori coinvolti nell’operazione, scrive Ansa. Deputati e senatori presenti sono una cinquantina, fra di loro ci sono la viceministro dell’Economia Laura Castelli, Simone Battelli, Davide Serritella, Carla Ruocco, Simone Valente, Francesco D’Uva, Vincenzo Presutto e Primo Di Nicola.

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