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Tragedia nel Napoletano: sperona la sorella perché ha un compagno trans, lei cade e muore

Un dramma familiare dietro il gravissimo incidente del Napoletano: la giovane aveva 22 anni, ricoverato ma non grave il compagno

Una tragedia familiare si cela sotto l’incidente stradale del Napoletano costato la vita alla giovanissima Maria Paola Gaglione, di soli 22 anni. La ragazza si trovava sul suo motorino, assieme a un’altra persona, quando un altro ciclomotore l’ha speronata facendola cadere e provocandole un trauma mortale. Inizialmente apparso un gravissimo incidente, nelle ore successive i rilievi effettuati dalle Forze dell’ordine hanno aperto una finestra su un quadro dai contorni drammatici. Secondo quanto disposto dal Procuratore di Nola, l’accusa per il guidatore, il fratello della vittima, è di omicidio preterintenzionale. La ragazza, infatti, si trovava a bordo del suo scooter assieme al suo fidanzato, un ragazzo nato di sesso femminile. Una relazione che, stando a quanto ipotizzato dagli inquirenti, la famiglia di Maria Paola non avrebbe accettato.

La tragedia tra Caivano e Acerra

Il compagno della vittima, rimasto anch’esso coinvolto nell’incidente, è ricoverato ma non in gravi condizioni. Per la fidanzata invece, con la quale conviveva proprio ad Acerra da qualche tempo, non c’è stato nulla da fare. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri di Castello di Cisterna, che indagano sull’accaduto (coordinati dal pm Patrizia Mucciaccito), il fratello di Maria Paola avrebbe inseguito lo scooter della sorella per diversi chilometri, colpendolo al termine dell’inseguimento e provocando la caduta fatale. Il ragazzo, di 25 anni, è stato arrestato e, in un’udienza prevista per domani, il Gip deciderà se convalidare il fermo. Agli inquirenti avrebbe detto di non aver avuto intenzione di uccidere la sorella, ma di “darle una lezione”. Il giovane, secondo quanto ricostruito, avrebbe anche picchiato il compagno della sorella mentre si trovava a terra, accusandolo di averla plagiata.

Il commento

Una tragedia che ha sconvolto la comunità e, di fatto, distrutto una famiglia. Sulla vicenda si è espresso anche don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, citato dall’Ansa: “La storia di Maria Paola è molto triste, non ci ho dormito. Ho battezzato lei e il fratello Michele Antonio, quest’ultimo l’ho anche sposato qualche anno fa. Non credo volesse davvero uccidere la sorella, forse voleva darle una lezione, saranno le indagini a stabilirlo; di certo non era preparato culturalmente a vivere la relazione della sorella con un’altra donna”. Il sacerdote, nei prossimi giorni, dovrebbe anche officiare il funerale della giovanissima vittima.

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