Nel 1964 entrava in commercio il primo vasetto di Nutella, la celebre crema spalmabile di Ferrero. Negli anni in cui la guerra in Vietnam entrò nel vivo, e l’Italia attraversava gli anni del “miracolo economico” e della crisi politica e partitica importante, la famiglia Ferrero lanciò sul mercato un prodotto commerciale che rivoluzionò i gusti e le aspettative degli italiani. Uscita dallo stabilimento piemontese di Alba il 20 aprile 1964, la Nutella conquistò ben presto i gusti di milioni di persone tanto da diventare la crema spalmabile più diffusa al mondo. In tutti questi anni è stata celebrata in ogni modo, il 14 maggio 2014 in Italia è stato emesso anche un francobollo ordinario per il 50º anniversario della sua realizzazione, della serie “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico”, ma non sono mancati gli omaggi nel cinema e nella musica, a testimonianza del suo status di fenomeno di costume.
“Che mondo sarebbe senza Nutella” è lo slogan che da anni accompagna gli spot pubblicitari di questo amatissimo barattolo, così Interris.it per ricordare questo momento e per scoprire qualche curiosità in più su questo prodotto che lascia sempre tutti senza parole, ha incontrato il professore Giorgio Calabrese, presidente del comitato nazionale della sicurezza alimentare del Ministero della Salute. “La nutella è una crema di nocciole e cioccolata e la nocciola già di suo riporta dei grassi presenti naturalmente perché la frutta secca ha pochissima acqua ma anche la vitamine E che è un antiossidante e ha gli omega 3 che sono un po’ diversi da quelli contenuti nel pesce e poi c’è il cioccolato che contiene neuropeptidi come la teobromina che aiutano il nostro organismo”.
Perché non si riesce a fare a meno della nutella in alcuni momenti?
“Il concetto di fondo, per cui ci si attacca alla nutella, è dovuto alla sua bontà ma non si deve dimentica che è anche molto calorica come tutti i dolci che hanno una certa quota di grassi. Si mangia la nutella per un senso di appagamento, perché quando la si spalma in bocca si percepisce una sensazione di positività, trasmesso dalla cremosità e dal buon gusto. Tra l’altro la nutella ha che comunque dei buoni nutrienti, con una buona fibra, e dei grassi naturalmente saturi però dobbiamo sempre pensare che una cosa è se prendiamo un cucchiaino e lo spalmiamo sulla fetta di pane, altra cosa è se prendiamo l’intero barattolo e lo mangiamo tutto”.
La nutella crea dipendenza?
“Come tutte le tipologie di cioccolato crea dipendenza, però attenzione ad usare questa parola perché generalmente la dipendenza è associata all’uso di droghe. La nutella è visto come il cibo che dona sollievo, che mangi quando ne hai voglia ma anche quando non ne puoi più, quando sei in negativo con la tua vita, è come se riuscisse a donarti un attimo di felicità anche se effimero”.
Cosa ne pensa delle campagne contro l’uso di olio di palma?
“Io difendo l’olio extra vergine di oliva ma se poi da scienziato comincio a guardare gli altri grassi vedo che nell’olio di palma c’è l’acido palmitico. Voi donne quando allattate date ai vostri figli, tramite il latte materno date ai bambini l’acido palmitico, questo per dire che non è un alimento da demonizzare del tutto. La battaglia sull’olio di palma non è una battaglia da condurre per motivi salutari ma per fatti ambientalistici, legati alla sua produzione in Africa, perché responsabile della massiccia deforestazione e della cancellazione di ecosistemi”.
Quale influenza ha la nutella sulla psicologia umana?
“É forte ed è positiva, ma abusarne non fa bene, per questo spesso consiglio di spostarsi dalla nutella al cioccolato classico, specie quello fondente. Soprattutto ora, in questo momento in cui siamo tutti angosciati, si fa abuso di tante cose. Addirittura siamo arrivati al 20% in più di consumo del caffè in questo periodo e il caffè è fratello del cacao e del cioccolato. Bisogna essere estremamente chiari, il cioccolato serve moltissimo solo che non bisogna esagerare perché è ipercalorico, quindi se in alcuni momenti riusciamo ad avere questa positività mi prendo due cucchiaini di nutella e mi appago, ma non si deve andare oltre”.