A Roma, Insieme e Forum Terzo Settore del Lazio non sono d’accordo con il voto alla Camera sull’articolo 15 del Ddl Sicurezza che rende facoltativo e non più obbligatorio il rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con i figli sotto l’anno
Giovanna Longo: “Un decreto che colpisce le donne senza famiglia”
“Un’occasione perduta per far avanzare una legislazione di maggiore riconoscimento dei diritti dell’infanzia e del diritto all’affettività. Si tratta, infatti, di un ritorno indietro rispetto a tutte le conquiste ottenute grazie alle battaglie iniziate dalla nostra associazione trent’anni fa. Questo disegno di legge, inoltre, colpisce soprattutto le donne prive di una rete familiare e di un domicilio idoneo alle misure alternative”. Così Giovanna Longo, presidente dell’associazione “A Roma, Insieme” commenta il voto alla Camera sull’articolo 15 del Ddl Sicurezza che rende facoltativo e non più obbligatorio il rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con i figli sotto l’anno.
Francesca Danese: “Una norma che stride con l’articolo 27 della Costituzione”
Dello stesso avviso Francesca Danese, portavoce del Forum Terzo Settore del Lazio, che aggiunge: “Il passare a rendere facoltativa la detenzione di donne incinte e madri di bimbi in tenera età, che colpisce particolarmente i soggetti più deboli nonché la dimensione umana di questi bambini dietro le sbarre, è oggi del tutto fuori linea rispetto agli impegni presi in passato da molte forze politico-parlamentari riguardo l’esecuzione penale per tutelare proprio i piccoli, che nessuna colpa hanno. Ci appare, inoltre, una norma che stride con l’articolo 27 della nostra Costituzione: ‘Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità’”, conclude Danese.
Fonte: Angesir