70 anni senza Cesare Pavese: il poeta della solitudine

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“È la prima volta che faccio il consuntivo di un anno non ancora finito. Nel mio mestiere sono il re. In dieci anni ho fatto tutto. Se penso alle esitazioni di allora… Nella mia vita sono più disperato e perduto di allora. Che cosa ho messo insieme? Niente”.

Sono queste le parole che Cesare Pavese scrive nel suo diario – pubblicato postumo nel 1952 con il titolo “Il Mestiere di vivere”.

È il 27 agosto 1950 quando a Torino muore, a soli 42 anni, Cesare Pavese, scrittore, poeta, traduttore e critico letterario. Il letterato piemontese, nato a Santo Stefano Belbo il 9 settembre 1908, è considerato uno dei più grandi intellettuali italiani del XX secolo. Pavese ha vinto anche il Premio Strega, proprio due mesi prima della sua morte, con “La bella estate”.

La vita di Cesare Pavese

Rossella Avella: