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Salvini: “Non mi fermo davanti a niente e nessuno”

Migliaia e migliaia di persone in corteo da corso Venezia a Piazza Duomo, a Milano, per ascoltare il comizio di Matteo Salvini. Sul palco dell'evento “Prima l'Italia. Il buonsenso in Europa” non è salito soltanto il vicepremier italiano ma anche altri leader politici europei, come Le Pen e Wilders. Però il ministro dell'Interno a prendersi la scena. “Questa è una giornata eccezionale e vi dico grazie per essere qua a cambiare la storia insieme a noi“. Coì ha esordito nel suo discorso il leader del Carroccio.

Il primo affondo sugli avversari 

“In questa piazza non ci sono fascisti e razzisti. La differenza è tra chi guarda e parla di futuro e chi invece parla di passato perché non ha un'idea di futuro. Qua non c'è l'ultradestra ma il buonsenso“. E' la prima stoccata di Salvini nei confronti delle opposizioni. Poi aggiunge: “Qua c'è l'Europa originaria di cui parlava uno dei più grandi uomini della storia dell'umanità: San Giovanni Paolo II che nacque il 18 maggio, che parlava di vocazione dell'Europa della solidarietà”. 

Numerose citazioni di personaggi legati alla Chiesa

Salvini chiama in causa Papa Francesco che “oggi ha detto meno morti nel Mediterraneo”, replcando: “Io dico che la politica di questo governo sta azzerando i morti nel Mediterraneo con orgoglio e carità cristiana”. Poi prende in mano un rosario: “Mi affido al Cuore immacolato di Maria che ci porterà alla vittoria”. Il vicepremier cita il cardinale africano Robert Sarah, per ribadire che “bisogna fare di tutto perché tutti gli uomini possano restare nel Paese dove sono nati”. Salvini poi incalza: “Hanno negato le radici giudaico-cristiane e chi nega le sue radici non costruisce nessun futuro, altrimenti rischieremmo di aprire le porte a quell'Eurabia di cui parlava Oriana Fallaci”. Dunque: “Non mi fermo davanti a niente e nessuno: è un impegno d'onore”.

Le Pen e Madison: “Giornata storica”

Non è un clima del tutto favorevole quello di Milano, dove campeggiano striscioni anti-Salvini dai balconi di alcune case, nei quali si inneggia a “ponti e non a muri”, a un vicepremier che “non è il benvenuto” e altri slogan che tirano in ballo le recenti politiche anti-immigrazione del ministro dell'Interno, fischiato dagli oppositori ai bordi di Piazza Duomo durante tutto il suo intervento. Manifestazioni di dissenso che, però, non fermano la giornata sovranista, con una risposta di sostenitori che fa esultare Marine Le Pen: “Viviamo un momento storico – ha detto la politica francese – e voi potrete dire ai nipoti 'io c'ero'. Un momento che aspettavamo da tanto tempo e che finalmente si realizza sotto il cielo d'Italia. Il momento in cui uniti daremo a tutta Europa il segnale della resistenza, della speranza e della riconquista”. Secondo la leader del Rassemblement National (Rn), lei e i suoi colleghi non voglionoo più “questa oligarchia senza cuore che ci dirige. Non vogliamo più questa Ue che fa soffiare i nefasti venti della globalizzazione selvaggia”. Le fa eco Jaak Madison, deputato del parlamento estone e vicepresidente del partito Ekre: “Vorrei dire al presidente Jean Claude Juncker che dovrebbe venire qui in Italia a imparare da Salvini come si difendono le nostre nazioni e la nostra Europa. Abbiamo un futuro insieme: gli Stati devono proteggere i nostri cittadini e non c'è chi può far meglio di un governo come quello del nostro amico Salvini”.

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