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Salvini, affondo sul Conte II: “Siete una minoranza”

Chi ha paura del voto sa, in coscienza, di non meritarselo”. E' un Matteo Salvini a ruota libera quello che prende la parola in Senato, riservandosi di rivolgersi al premier come Conte-Monti durante tutta la durata del suo discorso a Palazzo Madama. Un attacco praticamente su tutti i fronti, con toni a metà fra la critica feroce e l'ironico, con un affondo particolarmente mirato sulla questione della legge elettorale. Ma va per gradi l'ex ministro, replicando a chi ha criticato la manifestazione di piazza organizzata da parte del centrodestra nel giorno della fiducia alla Camera: “C'è un'allergia di una certa sinistra al popolo, alla piazza, quasi che ormai sia un delitto andare in piazza. Ieri in piazza c'era gente sorridente e senza manganelli. Abituatevi a questo tipo di piazze, siete minoranza nel Paese: voi siete maggioranza solo nei giochi di palazzo per salvare le poltrone. Il governo è basato sulla spartizione delle poltrone e sulla paura del voto degli italiani. E' questa l'unica paura esistente. Noi rispondiamo con il sorriso amando i nostri avversari”. E non risparmia un appunto agli ex compagni di maggioranza del Movimento 5 stelle: “Volevate essere rivoluzionari e siete passati al voto di Monti e Casini… Pensate davvero di fare una rivoluzione con loro?”.

La sfida elettorale

Contro il premier, il leader leghista va giù duro: “Giuseppe Conte è semplicemente imbarazzante. Lo diceva il 7 agosto una persona che oggi voterà la fiducia. Io stasera chiamo i miei figli, parlerò a testa alta, con una poltrona in meno ma tanta dignità in più”. E tiene il punto anche sulla sfida elettorale, che secondo l'ex ministro è stata elusa dalle attuali forza di maggioranza per non confrontarsi con la volontà dell'elettorato: “Non potete scappare all'infinito. Ci sono anche elezioni regionali. E comunque prima o poi si andrà a votare”. L'attacco più duro, però, arriva sul tema della legge elettorale, pensata per essere rinnovata con un sistema di tipo proporzionale: “Nel giorno della fiducia – dice con tono ironico – subito si riuniscono per parlare di un tema che interessa alla gente: la legge elettorale… Benissimo. Se voi andate avanti su questo tema raccoglieremo le firme. Con questa legge vogliono garantire l'inciucio a vita. Chi prende un voto in più governa“.

Tema Europa

Affondi su Bibbiano, sul tema, più volte nominato, dell'attaccamento alle poltrone ma anche una deviazione sul tema europeo. Salvini, che si dice scettico sulla nomina di Gentiloni agli Affari economici (“Sarà tenuto d'occhio da Dombrovskis ma, ovviamente, spero di essere smentito“), attacca nuovamente il premier: “Noi siamo in Europa, i miei figli cresceranno in Europa, ma la vogliamo diversa. E vogliamo un'Italia a testa alta: l'immagine dell'uomo che sussurrava alla Merkel non fa bene al Paese. A proposito di  stile… Alla faccia! Lo stile è sostanza, non apparenza, non dipende solo dalla cravatta, dalla pochette e dal capello ben pettinato”.

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