Papa Francesco si è affacciato alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano e ha recitato l’Angelus con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro.
Le parole del Santo Padre
La sorpresa e la gioia del Natale continuano nel Vangelo della liturgia di oggi, che narra l’arrivo dei pastori alla grotta di Betlemme. Dopo l’annuncio degli angeli, infatti, essi «andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino, adagiato nella mangiatoia». Questo incontro riempie tutti di stupore, perché i pastori «riferirono ciò che del bambino era stato detto loro»: il nuovo nato è il «salvatore», il «Cristo Signore»! Riflettiamo su quello che i pastori hanno visto a Betlemme, cioè il bambino Gesù, e anche su quello che non hanno visto, cioè il cuore di Maria, che serbava e meditava tutti questi fatti. Anzitutto, il bambino Gesù: questo nome ebraico significa “Dio salva”, ed è proprio ciò che farà.
L’amore eterno e infinito
Il Signore, infatti, è venuto nel mondo per donarci la sua stessa vita. Pensiamo a questo: tutti gli uomini sono figli, ma nessuno di noi ha scelto di nascere. Dio invece ha scelto di nascere per noi: Gesù è la rivelazione del suo amore eterno e infinito, che porta nel mondo la pace. Al neonato Messia, che manifesta la misericordia del Padre, corrisponde il cuore di Maria, la Vergine Madre. Questo cuore è l’orecchio che ha ascoltato l’annuncio dell’arcangelo Gabriele; questo cuore è la mano di sposa data a Giuseppe; questo cuore è l’abbraccio che ha avvolto Elisabetta nella sua vecchiaia. Nel cuore di Maria batte la speranza della redenzione per ogni creatura.
La disumanità della guerra
Le mamme hanno sempre a cuore i loro figli. Oggi, in questo primo giorno dell’anno, dedicato alla pace, pensiamo a tutte le mamme che gioiscono in cuor loro, e a tutte le mamme che hanno il cuore pieno di dolore, perché i loro figli sono stati portati via dalla violenza, dalla superbia, dall’odio. Quanto è bella la pace, che allieta la vita dei popoli! Quanto è disumana la guerra, che spezza il cuore delle mamme! Alla luce di queste riflessioni, ognuno di noi si può domandare: so rimanere in silenzio a contemplare la nascita di Gesù? E cerco di custodire nel cuore questo Avvenimento, il suo messaggio di bontà e di salvezza? E come posso io ricambiare un dono così grande con un gesto gratuito di pace, di perdono, di riconciliazione? Maria, la Santa Madre di Dio, ci insegni a custodire nel cuore e a testimoniare nel mondo la gioia del Vangelo.