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Le nuove sfide educative che il 2025 porta con sé

Il nuovo anno porta con sé delle sfide educative inedite a cui, la scuola, in quanto luogo di eccellenza di esercizio della cittadinanza, deve fare fronte. È quindi necessario investire sulla formazione di studentesse, studenti e docenti alla partecipazione concreta, finalizzata alla creazione di patti di comunità educante sul territorio. La legge sull’insegnamento dell’educazione civica, sebbene abbia rappresentato un fattivo passo avanti, non può costituire un punto di arrivo: è importante che si preveda un’attenzione particolare al funzionamento delle istituzioni ai diversi livelli e della democrazia. È anche importante coltivare e formare la dimensione della cittadinanza partecipe già all’interno del contesto scolastico, promuovendo una presa di coscienza del valore della rappresentanza studentesca e delle forme di vita democratica che coinvolgono attivamente studentesse e studenti.

Il sentimento di cittadinanza cresce quanto più riesce a svilupparsi sui diversi piani di partecipazione alla comunità locale, nazionale ed europea. Risulta cruciale una maggiore promozione dei programmi di mobilità studentesca, garantendo equità sostanziale nell’accesso a queste opportunità formative e di crescita personale. Infine, riteniamo necessaria una formazione di tutta la comunità educante verso una reale transizione ecologica e digitale che, a partire da un potenziamento dell’edilizia scolastica, permetta un cambiamento reale e costruttivo.

Guardando al futuro quindi, è auspicabile che, le istituzioni scolastiche nel loro complesso, si aprano sempre di più ai cambiamenti sociali e alle fragilità del nostro tempo, mettendo in campo quella che definirei una proposta formativa integrale. In altre parole, ciò significa supportare in maniera sempre concreta e imperniata sul valore della prossimità, gli alunni nella loro crescita complessiva, siglando un’alleanza educativa con le famiglie, nell’ottica di evitare l’insorgere di disuguaglianze e di ulteriori divari sociali. Partendo da questi presupposti, pertanto, abbiamo il dovere di porre le basi di una società nuova in cui, le giovani generazioni, possano esprimere concretamente le loro attitudini didattiche e le loro doti umane, accrescendo così il potenziale complessivo delle nostre comunità.

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